![Paolo Conte e i 50 anni di Azzurro, all'Arena di Umbria Jazz Paolo Conte e i 50 anni di Azzurro, all'Arena di Umbria Jazz](https://www.umbriajournal.com/wp-content/uploads/2019/07/paolo-conte-3-678x381.jpg)
Paolo Conte e i 50 anni di Azzurro, all’Arena di Umbria Jazz
di Luana Pioppi
Pubblico delle grandi occasioni per Paolo Conte che ad Umbria Jazz ha celebrato i cinquant’anni di “Azzurro”, il primo brano, interpretato allora da Adriano Celentano, che l’ha portato ad essere conosciuto in Italia e nel mondo.
Accolto da un caloroso applauso, l’Avvocato astigliano ha esordito sul palco del Santa Giuliana con “Ratafià”, per poi intonare accompagnandosi al pianoforte “Sotto le stelle del jazz” e proseguire con “Come di”, “Alle prese con una verde milonga”, “Languida”, “Snob”, “Recitando” e “Dancing”.
Come sempre nelle sue canzoni si sente la contaminazione jazz. C’è quell’inconfondibile profumo esistenziale, quel retrogusto di malinconica evocazione che ne rappresenta l’anima più autentica e profonda. Ne è un esempio anche la struggente “Gioco d’azzardo”, eseguita subito dopo, per poi aumentare il ritmo con una versione più strumentale che cantata della celebre “Gli impermeabili”, brano del 1984 inserito nel suo sesto album intitolato “Paolo Conte”. Spazio di nuovo alla poesia con “Madeleine” ed alla famosissima “Via con me”, di cui ne hanno fatto alcune cover tra cui anche Roberto Benigni che l’ha inserita anche nella colonna sonora del film “Tu mi turbi”.
Il concerto è proseguito con “Max”, “Diavolo rosso”, “Le chic et le charme” per poi intonare la storica “Messico e Nuvole”, una delle canzoni italiane più famose, comparsa per la prima volta nell’album “La mia gente” di Enzo Jannacci con il titolo di “Mexico e nuvole” per poi essere riproposta da Paolo Conte, Fiorella Mannoia e da Giuliano Palma & the Bluebeaters (che l’hanno inserita nell’album Long Playing del 2005 facendone anche un video musicale). Finale con brio riproponendo di nuovo “Via con me” e con il pubblico che si è alzato dedicandogli un lungo e caloroso applauso. Tra i brani eseguiti c’era anche “Lavavetri”, il nuovo regalo inedito di Paolo Conte, mentre non ha cantato “Azzurro”, lo storico pezzo che tra l’altro dà sia il nome al tour sia all’ultimo lavoro. Tutte le canzoni eseguite da Conte, infatti, sono racchiuse in un doppio cd “Live in Caracalla – 50 years of Azzurro”, pubblicato dall’artista nei mesi scorsi.
Apprezzatissimo il concerto di Conte che, sul palco del Santa Giuliana, era accompagnato dalla sua storica orchestra composta da ben 14 elementi e formata da musicisti dotati di grande talento che si sono alternati in virtuosi assoli. Il concerto è stato un vero e proprio omaggio alla canzone d’autore italiana di cui l’Avvocato astigiano è da oltre cinquant’anni uno dei più amati e autorevoli interpreti. Tra Paolo Conte ed il jazz, inoltre, c’è sempre stato un rapporto stretto in quanto la storia musicale dell’artista è cominciata proprio come pianista e vibrafonista jazz perché in molte sue canzoni si sente chiaramente una cultura, un mood (ed una forma) jazz.
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