Morto Adriano Mazzoletti: una vita dedicata al jazz italiano

La scomparsa di un grande professionista e promotore del jazz

Morto Adriano Mazzoletti: una vita dedicata al jazz italiano

Morto Adriano Mazzoletti: una vita dedicata al jazz italiano

Morto Adriano Mazzoletti – La scomparsa di Adriano Mazzoletti è una notizia molto triste. Adriano è stato un grande amico di Umbria Jazz, che ha frequentato fin dalle prime edizioni, ed ha svolto, con Carlo Pagnotta, un ruolo importante con le stagioni del Jazz Club perugino che anticiparono ed in qualche modo ispirarono la nascita del festival.

Mazzoletti è stato un grande professionista della critica jazz. Il suo lavoro nella conoscenza e nella diffusione di questa musica in Italia è stato fondamentale. Una vita, la sua, spesa a rendere il jazz più familiare anche al grande pubblico, con una attività frenetica di giornalista, scrittore, conduttore radiofonico, produttore discografico, promotore di eventi. Se oggi esistono, anche nel nostro paese, manifestazioni di jazz popolari come Umbria Jazz, lo si deve anche al suo lavoro.

Adriano Emilio Mazzoletti (Genova, 19 giugno 1935 – 18 giugno 2023) è stato un giornalista, scrittore, conduttore radiofonico e produttore discografico italiano. Viene considerato uno dei padri della diffusione della musica jazz in Italia.

Viene assunto come conduttore alla Rai nel 1957, per condurre il programma L’angolo del jazz: il jazz è infatti la sua passione, nonché il suo oggetto di studio: nel corso degli anni riesce a recuperare moltissime incisioni di jazz italiano degli anni ’10, ’20 e ’30, costruendo un vero e proprio archivio sonoro che gli consente di pubblicare, qualche anno dopo, Quarant’anni di jazz in Italia, il primo di una serie di volumi di storia del jazz italiano, che vince nello stesso anno il Premio della Critica Discografica.

Nel 1960 è tra gli autori del Dizionario del jazz, di cui cura in particolare l’appendice discografica.

Conduce poi negli anni ’60 altri programmi radiofonici, tra cui Rotocalco musicale, Disc-Jockey e Jazz concerto; in seguito è l’ideatore di Svegliati e canta, programma mattutino in diretta con presentazione di cantanti di musica leggera.

Negli anni ’70 è stato l’autore di Adesso musica, programma televisivo del venerdì sera condotto dal 1972 al 1976 da Vanna Brosio e Nino Fuscagni.

Negli anni ’80 come funzionario di Radio 1 della RAI ha curato diversi programmi di jazz. Tra questi il più importante è senza dubbio “Professione Jazz”, originali radiofonici sulla vita dei grandi del jazz come Mezz Mezzrow, Bix Beiderbecke, Benny Goodmann, Louis Armstrong, Jelly Roll Morton. I testi dell’intera trasmissione, durata più di due anni consecutivi, erano di Marco Di Tillo e Serena Dandini.

Per trent’anni ha fatto parte della direzione dell’Uer (Unione Europea di Radiodiffusione), come vicepresidente e poi presidente del Dipartimento jazz e musica leggera.

Nel 1982 è stato il direttore editoriale della Grande Enciclopedia del Jazz pubblicata dalla Armando Curcio Editore, con cui ha avuto l’occasione di ristampare nei 33 giri allegati ai fascicoli molte esecuzioni introvabili; sempre nello stesso anno ha scritto il libretto allegato al disco antologico di Franco Battiato SuperStar.

Nel 1993 e 1994 si occupò della direzione artistica del festival Fano Jazz by the Sea.

Ha pubblicato vari volumi monografici sul jazz, tra cui uno dei più importanti è Eddie Lang – Stringin’ The Blues, che ha fatto conoscere in Italia il chitarrista italo-americano Eddie Lang contribuendo alla nascita dell’Eddie Lang Jazz Festival; ha collaborato inoltre con la casa editrice EDT di Torino per varie pubblicazioni.

A partire dalla fine degli anni ’90 ha creato, coadiuvato dalla moglie Anna Maria Pivato, la Riviera Jazz Records, che ristampa in digitale artisti degli albori del jazz italiano, pubblicando quindi in cd musicisti come Michele Ortuso, Gorni Kramer, Pippo Starnazza e Tullio Mobiglia.

Nel 2008 ha pubblicato il volume Lelio Luttazzi – Il giovanotto matto, allegato all’omonimo DVD curato da Pupi Avati e dedicato al noto musicista triestino Lelio Luttazzi, che aveva anche sostituito in un paio di occasioni nella conduzione della Hit Parade radiofonica.

Un abbraccio alla moglie Annamaria.

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