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Emergency a Umbria Jazz, pullman di guerra per parlare di pace Un vecchio “Bluebirds” completamente “restylizzato” dall’11 luglio sarà a Piazza Partigiani Perugia
da Lucio Biagioni
Un tempo trasportava soldati americani il vecchio “Bluebirds”, che da domani 11 luglio, completamente “restylizzato” e riconvertito, approderà, proveniente da Firenze, in Piazza Partigiani a Perugia, proprio accanto all’Arena Santa Giuliana, teatro dei “main concerts” di Umbriajazz 2016. Invece di soldati, porterà un messaggio di pace e solidarietà: attrezzato di tutto punto con le più moderne tecnologie della comunicazione, che veicoleranno voci, storie e immagini da remote parti del mondo, farà conoscere al variopinto pubblico di Umbriajazz (e non solo) cosa significhi oggi la guerra, col suo carico di sofferenze, e cosa si può fare per abolirla.
Si chiama “Storie viaggianti” l’iniziativa di “Emergency”, che fino ad agosto (da maggio) continuerà il suo “bus tour” nelle principali città italiane, lasciando ad un ex-mezzo militare e ai suoi volontari il compito di promuovere (come fa dal 1994) una cultura di pace, solidarietà e rispetto dei diritti umani. (Com’è noto “Emergency”, fondata da Gino Strada, offre in varie parti del mondo, negli ospedali, centri sanitari, poliambulatori e centri di riabilitazione, cure medico-chirurgiche gratuite e di alta qualità alle vittime della guerra, delle mine antiuomo e della povertà). Proveniente da Firenze, il “Bluebirds” resterà a Perugia fino al 14 luglio, beneficiando consapevolmente dello straordinario afflusso previsto ai concerti dell’Arena. “Ringraziamo Umbriajazz per averci accordato questa opportunità – dicono i responsabili di “Emergency” -, perché in fondo anche la musica parla come noi di pace e di un altro mondo possibile”.
All’interno del “Bluebirds”, i visitatori potranno ascoltare le dirette testimonianze di vita nelle zone di guerra da parte di tre “narratori-tipo”, un bambino, una donna, un vecchio, insieme ad altre storie di famiglie in fuga dai teatri del conflitto; potranno informarsi sulle attività di “Emergency”, e, se lo vorranno, sulle possibilità di partecipare concretamente col proprio contributo personale. “Ascoltare direttamente una storia – sottolineano a “Emergency” -, sentirla vivere attraverso volti e parole, è diverso dal leggere o dal ‘sentito dire’. Il messaggio musicale di ‘UJ’ rafforza il nostro messaggio di pace, ma anche noi, in un certo senso, contribuiremo in questa settimana di festa a far riflettere e a riempire le note di un contenuto supplementare”.
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