Umbertide: Fine dell’assistenza nel centro di accoglienza per gli sfollati

Trasferimenti previsti entro il 30 giugno, mentre si valutano nuove soluzioni abitative

Umbertide: Fine dell'assistenza nel centro di accoglienza per i sfollati

Umbertide: Fine dell’assistenza nel centro di accoglienza per gli sfollati

Ad Umbertide si avvicina alla conclusione dell’assistenza agli sfollati a causa del terremoto. Entro il 30 giugno, tutte le persone ospitate nel centro di accoglienza, attualmente 13, saranno trasferite in soluzioni abitative alternative.

L’annuncio arriva direttamente dal Comune, che sottolinea il pieno avvio delle attività della delega al terremoto, istituita di recente dall’amministrazione comunale per gestire direttamente l’accoglienza dei sfollati, la distribuzione dei contributi economici e la ristrutturazione degli immobili danneggiati.

Grazie alla delega al terremoto, è stata creata una struttura interna specifica al Comune, composta da cinque membri e guidata da Graziano Scurria. Un’accurata attività di verifica incrociata tra i dati catastali e le informazioni anagrafiche dei residenti proprietari o in affitto è stata effettuata. Al termine di questi controlli, ad oggi, si registra la richiesta di Contributo per l’autonoma sistemazione (Cas) da parte di tutte le persone destinatarie dell’ordinanza di inagibilità, ovvero 175 nuclei familiari.

Al momento, solo 13 persone, appartenenti a sei nuclei familiari, rimangono ancora nel centro di accoglienza. Tuttavia, a partire dal 30 giugno, su disposizione dell’Ordinanza numero 22 emessa dalla Regione il 7 giugno 2023, queste 13 persone saranno invitate a lasciare la struttura, al fine di restituirla alla comunità e, soprattutto, per consentire agli studenti di rientrare in tempo per l’inizio del nuovo anno scolastico. Una volta lasciato il centro di accoglienza, tutti beneficeranno del Contributo per l’autonoma sistemazione (Cas).

L’amministrazione comunale ha valutato la disponibilità di alloggi di edilizia residenziale pubblica sociale per nuove assegnazioni. Tuttavia, al momento, questi alloggi, pur essendo liberi, richiedono interventi di adeguamento da parte dell’Ater e non possono quindi essere assegnati. È prevista l’uscita imminente di un nuovo bando regionale per l’assegnazione di alloggi di edilizia pubblica, ai quali potranno partecipare i cittadini con abitazioni inagibili che soddisfano i requisiti richiesti.

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