Terremoto, via libera al decreto per sburocratizzare, all’una arrivato l’ok
Disposizioni per l’accelerazione e il completamento delle ricostruzioni in corso nei territori colpiti da eventi sismici (decreto-legge). Il Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente Giuseppe Conte e del Ministro dell’economia e delle finanze Roberto Gualtieri, ha approvato poco prima delle una del mattino un decreto-legge che introduce ulteriori interventi urgenti per l’accelerazione e il completamento delle ricostruzioni in corso nei territori colpiti da eventi sismici. Tra le principali disposizioni previste, il testo dispone la proroga fino al 31 dicembre 2020 dello stato d’emergenza dichiarato in conseguenza del sisma che ha colpito i territori delle regioni Lazio, Marche, Umbria e Abruzzo.
Una governance efficace in grado di coinvolgere le Regioni colpite dal sisma del 2016 insieme ai Comuni e all’Anci nella ricostruzione; norme specifiche per il personale sulla riclassificazione delle sedi dei segretari comunali per favorire la loro effettiva copertura nelle zone del sisma; e ancora semplificazione delle norme per favorire sia la ricostruzione pubblica che quella privata.
Oltre al taglio del 50 per cento delle somme che i terremotati devono restituire dal 15 gennaio per aver incassato la busta paga pesante e all’anticipazione sempre del 50 per cento ai professionisti che si occupano dei progetti di ricostruzione, nel provvedimento c’è anche, all’articolo 6, l’estensione ai Comuni terremotati della misura antispopolamento Resto al Sud, introdotta nel 2017 per incentivare i giovani imprenditori nel Mezzogiorno.
Nel pomeriggio c’era stato un confronto, durato circa un’ora e mezza, tra il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, i governatori delle quattro regioni terremotate e rappresentanti dell’Anci. Alla riunione, come membri del governo, erano presenti Riccardo Fraccaro, Vito Crimi e Alessia Morani. Come presidenti delle Regioni erano invece seduti al tavolo Nicola Zingaretti (Lazio), Fabio Paparelli (Umbria), Luca Ceriscioli (Marche) e Marco Marsilio (Abruzzo).
La delegazione Anci era invece composta dal sindaco di Senigallia e presidente di Anci Marche, Maurizio Mangialardi, e dal segretario generale Anci Veronica Nicotra, dai sindaci di Amatrice Antonio Fontanella, di Teramo Gianguido D’Alberto e di Norcia, Nicola Alemanno. Il premier ha illustrato insieme al sottosegretario Riccardo Fraccaro le misure del decreto legge che sarà sul tavolo del Cdm di questa sera.
Che il dl non abbia incontrato il favore di alcuni lo si è capito dalle parole del governatore dell’ Abruzzo, Marco Marsilio: Più soft, ma neanche più di tanto, la linea di Luca Ceriscioli, governatore delle Marche. I sindaci da parte loro parlano del dl come di “un buon inizio”, ma intanto hanno già approntato una lunga lista di emendamenti.
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