Ricostruzione Appennino Centrale Commissario promuove nuovo inizio

Sette anni dopo le scosse del 30 ottobre, il Commissario Castelli sottolinea un cambio di passo

Ricostruzione Appennino Centrale Commissario promuove nuovo inizio

Ricostruzione Appennino Centrale Commissario promuove nuovo inizio

A sette anni di distanza dal devastante sisma che ha colpito l’Appennino Centrale, l’area interessata dalla tragedia ha finalmente intrapreso un nuovo percorso di rinascita e ricostruzione. Il Commissario Guido Castelli, responsabile della Riparazione e Ricostruzione del sisma del 2016, ha sottolineato il significativo cambiamento di rotta avvenuto in questo lungo percorso di recupero. Nonostante le sfide e le difficoltà incontrate lungo il cammino, è evidente che il territorio sta iniziando a mostrare segni tangibili di rinnovata vitalità.

Con le violente scosse del 30 ottobre 2016, l’area colpita dall’evento sismico si espanse notevolmente, coinvolgendo oltre quattromila chilometri dell’Italia centrale. L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) ha definito l’evento come quello di Amatrice-Visso-Norcia, evidenziando l’ampia estensione di 8000 chilometri e una popolazione di 600mila abitanti, con danni stimati intorno ai 27 miliardi di euro. Tuttavia, nonostante l’enormità della sfida, il Commissario Castelli ha rilevato con ottimismo alcuni segnali promettenti di progresso negli ultimi mesi.

Guido Castelli, nato a Siena il 30 novembre 1965, è un politico italiano. È membro del partito Fratelli d’Italia dal 2019. Ha ricoperto la carica di sindaco di Ascoli Piceno dal 24 giugno 2009 al 28 maggio 2019. Dal 13 ottobre 2022 è senatore della Repubblica. Dal 3 gennaio 2023, è stato nominato commissario straordinario di Governo per la ricostruzione nelle aree colpite dal terremoto del Centro Italia del 2016 e del 2017.

Dalla ricostruzione della basilica di San Benedetto a Norcia al recupero della scuola media “Don Giussani” nel quartiere Monticelli di Ascoli Piceno, e al finanziamento della scuola “Don Milani” a Pizzoli (L’Aquila), fino al complesso di Santa Maria di Piazza a Mogliano (Macerata), sono molti gli esempi che segnano il percorso di ricostruzione e rigenerazione.

Tuttavia, nonostante i progressi, è innegabile che molte sfide rimangano ancora da affrontare. Ci sono ancora lavori per almeno 9 miliardi di euro per la ricostruzione pubblica e almeno 11 miliardi per quella privata, con circa 30.000 persone che ancora vivono lontano dalle proprie abitazioni. Il “caso del 110%”, in particolare, ha rappresentato un’ulteriore complicazione, distogliendo molte imprese dall’attività nei 138 comuni colpiti dal sisma. L’attuale impegno del Commissario è quello di sbloccare i 700 milioni di euro necessari per dare nuova linfa alla ricostruzione.

Oltre alla ricostruzione, il progetto NextAppennino, finanziato con il Fondo complementare al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr), ha contribuito in modo significativo alla ripresa delle attività economiche, generando investimenti complessivi di oltre 760 milioni di euro. La salvaguardia dell’ambiente e la messa in sicurezza del territorio rimangono al centro delle attività di ricostruzione, con particolare attenzione alla promozione di impianti di energia rinnovabile.

Inoltre, l’approccio ecologico e le azioni di transizione energetica saranno al centro dei prossimi dibattiti alla Cop28 di Dubai, dove la Struttura Commissariale Sisma 2016 avrà l’opportunità di condividere le buone pratiche adottate durante il processo di ricostruzione. L’udienza concessa dal Papa Francesco al Commissario Guido Castelli il 26 ottobre, in occasione dell’anniversario delle scosse sismiche, ha sottolineato l’importanza di una rinascita che abbraccia sia la componente spirituale che umana.

L’appuntamento per un’udienza speciale e straordinaria, prevista per il 24 novembre a Roma, si prospetta come un momento di conforto e speranza per tutte le comunità coinvolte, un’occasione per rinnovare il sostegno reciproco e la solidarietà in un cammino di rinascita che si sta delineando con sempre maggiore chiarezza.

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