Operatività a pieno regime per la delega al terremoto di Perugia

Operatività pieno regime per delega terremoto Umbertide

Operatività pieno regime per delega terremoto Umbertide

È entrata nel pieno della sua operatività la delega al terremoto recentemente costituita dall’amministrazione comunale di Umbertide per la gestione diretta dell’accoglienza degli sfollati, l’erogazione dei contributi economici e la ristrutturazione degli immobili danneggiati dal recente terremoto. Con la delega al terremoto, infatti, è stata creata una struttura ad hoc interna al Comune composta da cinque membri con a capo Graziano Scurria, un gruppo con competenze specifiche in raccordo tra loro (sociale, anagrafe, protezione civile, tributi e ufficio tecnico) che lavora in sinergia per una risposta diretta, escludendo tempi morti e senza ulteriori spese per l’ente comunale.

É stata eseguita un’impegnativa attività di verifica incrociata tra i dati catastali e le risultanze anagrafiche dei residenti proprietari o affittuari e al termine dei controlli, ad oggi, risultano richiedenti il Contributo per l’autonoma sistemazione (Cas) tutte le persone destinatarie di ordinanza di inagibilità, ben 175 nuclei familiari. A decorrere dal 30 giugno il Comune erogherà il contributo di autonoma sistemazione, comprensivo delle somme dovute dalla data di dichiarazione di inagibilità dell’immobile anticipando oltretutto la quota mensile di luglio di fatto non ancora maturata al fine esclusivo di agevolare la ricollocazione delle ultime persone che, sino ad oggi, sono rimaste nel centro di accoglienza in carico alla pubblica amministrazione.

Resta inteso che chi è rimasto presso il centro di accoglienza sino alla fine di giugno non avrà diritto al Cas, a differenza degli altri percettori. Ne avrà diritto dal giorno in cui lascerà la struttura avendo trovato una autonoma sistemazione. Si evidenzia che le spese di mantenimento del centro, aperto poche ore dopo ill sisma, hanno gravato sulla pubblica amministrazione per circa 90mila euro in termini di pasti, di pulizia giornaliera, il riscaldamento, di illuminazione e dotazione di bagni chimici.

L’amministrazione comunale negli scorsi mesi ha voluto promuovere un ciclo di incontri “diretti” con i cittadini sfollati (in numero iniziale di 600) volti a individuare e condividere soluzioni abitative. La bontà degli interventi, coordinati dal vice sindaco Annalisa Mierla, è confermata dalla progressiva riduzione del numero degli sfollati: negli incontri dell’11 e il 14 aprile il numero precipitava a 40, scendendo ulteriormente a 33 già nell’incontro del 11 maggio scorso.

Al 30 giugno, a rimanere nel centro accoglienza, sono solamente 13 persone che compongono sei nuclei familiari (sui 175 complessivi) che ad oggi non avrebbero reperito altra soluzione abitativa di loro interesse. In ogni caso, a partire dal 30 giugno prossimo, a seguito di una ordinanza della Regione n.22 del 07 giugno 2023, le 13 persone che rimangano nel centro di accoglienza saranno invitate a lasciarlo, affinché – previo lavoro di sistemazione – venga restituito alla fruizione dei cittadini ma soprattutto degli studenti che nel mese di settembre torneranno sui banchi della scuola e avranno diritto alle ore di educazione motoria previste nel piano di studi. Lasciato il centro di accoglienza anche questi ultimi, come tutti, beneficeranno del Cas.

L’amministrazione comunale nel tentare di dare una risposta ancora più efficace alle persone con case inagibili a causa del terremoto, ha valutato la disponibilità di alloggi di edilizia residenziale pubblica sociale per nuove assegnazioni. Tuttavia gli alloggi al momento non occupati necessitano di interventi di messa a norma da parte dell’ ATER e non sono quindi assegnabili. È prossima l’uscita del nuovo bando regionale per l’assegnazione degli alloggi di edilizia pubblica ai quali i cittadini con casa inagibile potranno partecipare, laddove ne ricorrano i requisiti, facendo valere questo grave disagio che determinerà un punteggio aggiuntivo ai fini della graduatoria di assegnazione. Nel pomeriggio di lunedì, presso la sede regionale della Protezione Civile a Foligno, si è tenuto un confronto tra l’amministrazione comunale di Umbertide, il Comune di Perugia e il Dipartimento regionale di Protezione civile al fine di coordinare le risposte alle particolari esigenze dei cittadini.

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