![NORCIA MARZO 2018 Comitato rinascita Norcia emergenza nel salvataggio dei Beni Culturali](https://www.umbriajournal.com/wp-content/uploads/2018/08/NORCIA-MARZO-2018-678x381.jpg)
Comitato rinascita Norcia emergenza nel salvataggio dei Beni Culturali
Il Comitato Rinascita Norcia vuole esprimere la sua profonda preoccupazione per i gravi ritardi con cui procede l’opera di messa in sicurezza e ricostruzione dei beni culturali nel Comune di Norcia.
A due anni e mezzo dal drammatico terremoto dobbiamo purtroppo segnalare quanto segue:
- – Nella Basilica di San Benedetto debbono ancora essere tolte due terzi delle macerie,sotto le quali vi sono ancora opere d’arte e arredi, gli altari che non sono crollati non sono stati coperti e si stanno sbriciolando sotto il rigido clima di montagna. Ancora non è stato redatto un progetto e pensare che la Basilica di San Francesco ad Assisi, dopo solo due anni dal terremoto del 1997 era già di nuovo agibile.
- – La Cattedrale di Santa Maria Argentea deve essere ancora liberata dalle macerie, sotto le quali vi sono ancora opere d’arte, l’antico organo, il coro ligneo ed altro.
- – Nella chiesa di Santa Rita deve essere ancora completata la messa in sicurezza, tra cui quella del Campanile caduto sopra la vicina casa privata.
- -L’ Oratorio di Sant’Agostino Minore, con un prezioso soffitto ligneo a cassettoni del 500 e stalli lignee, versa in condizioni precarie a causa delle infiltrazioni provenienti dal tetto danneggiato.
- – La chiesa di Santa Scolastica potrebbe essere restituita alla cittadinanza terminando gli interventi di ripristino del tetto.
- – A San Pellegrino di Norcia uno dei paesi più colpiti dal sisma, deve essere messa in sicurezza la chiesa parrocchiale e la chiesa e il convento di Montesanto.
- – Nel paese di Nottoria, debbono essere messi ancora in sicurezza la chiesa parrocchiale di San Stefano e le altre chiese del paese.
- – A Castelluccio l’intero castello deve essere liberato dalle macerie e ciò che rimane delle chiese non è stato salvaguardato, neanche la chiesetta del cimitero che pure è isolata dal paese.
- – A Campi, l’intero castello deve essere liberato dalle macerie, fatto che impedisce la messa in sicurezza di ciò che resta della chiesa della Madonna di Piazza e dei suoi preziosi affreschi; non è stata completata la messa in sicurezza della parrocchiale di Sant’ Andrea e della chiesa di Sant’ Antonio.
- – Ad Ancarano, non sono stati messi in sicurezza i resti della parrocchiale di San Benedetto (luogo dell’epicentro sismico del 30/10/2016) e della chiesa di Sant’Antonio.
- – A Frascaro, la chiesa del cimitero non è stata messa ancora in sicurezza.
- – A Case Sparse i resti della chiesa di San Macario non sono stati messi in sicurezza, malgrado vi siano in essa presenti preziosi reperti romani.
- – A Casali di Serravalle deve ancora essere messa in sicurezza la chiesa parrocchiale di San Lorenzo.
Sta di fatto che le chiese più colpite dal sisma, quelle presenti nell’epicentro sismico, sono le più abbandonate a se stesse. In compenso nelle prime ordinanze del Commissario Straordinario del 2017, quaranta chiese su quarantadue da ricostruire erano tutte localizzate nel resto dell’Umbria anche a distanza di 170 kilometri dall’epicentro sismico.
Vorremmo inoltre segnalare la non messa in sicurezza dei due musei cittadini: -quello della Castellina, che fortunatamente non ha riportato gravi danni, ma il crollo del campanile ha determinato il danno parziale del tetto. Dentro vi sono ancora opere d’arte lasciate in stato di abbandono che si stanno rovinando. Urge prima possibile la sua ristrutturazione visto che l’imprenditore Brunello Cucinelli ha finanziato il suo restauro, anche per avere un contenitore adeguato per riportare a Norcia le opere d’arte restaurate ed evitare la loro disseminazione nei vari musei Umbri. Può essere riaperto con pochi mesi di lavori e, oltre a dare impulso al ritorno del turismo, sarebbe un bel segnale di rinascita per la popolazione nursina ormai esausta; – – – quello dell’Antiquarium del Criptoportico di Porta Ascolana, non agibile per la mancata messa in sicurezza del soprastante Oratorio del Sacramento (già Sinagoga).
Altro intervento urgente è la salvaguardia degli affreschi dell’ex convento dell’Annunziata del 1500, ora sede dell’Ospedale. La ritardata ricostruzione dell’ospedale, oltre a causare seri problemi sanitari per le nostre popolazioni, ha lasciato in stato di abbandono i preziosi affreschi presenti al suo interno, causandone il danneggiamento per effetto di infiltrazioni di acqua.
Tutte le torri e i castelli posti fuori dal capoluogo non sono stati messi in sicurezza.
- Nell’area delle Marcite segnaliamo la mancata messa in sicurezza della chiesa della Madonna di Cascia, necessaria per salvaguardare ciò che resta dell’affresco presente sull’altare e del vecchio mulino Cecconi, l’unica mola ad acqua ancora funzionante purtroppo andato distrutto, ma dove è possibile recuperare tutte le vecchie macine e i sistemi di lavorazione.
- Nel rispetto dei principi fissati dalla Costituzione Italiana le Istituzioni Competenti debbono procedere con celerità al salvataggio e alla ricostruzione dei beni culturali terremotati, adottando procedure d’emergenza e dando priorità alle zone dell’epicentro sismico.
- In attesa di un positivo cenno di riscontro nel merito,porgiamo distinti saluti
IL GRUPPO DI COORDINAMENTO
Lorenzo Delle Grotti
Angela Cataldi
Rosa Maria Marini
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