Si spacca RSU Comune Terni. Chieste dimissioni di coordinatrice e vice

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Si spacca RSU Comune Terni. Chieste dimissioni di coordinatrice e vice

La maggioranza in RSU costituita dalle componenti Uil e Cisl, tenta ora di battere di nuovo un record assoluto. Dopo aver costretto la Rsu in una ridicola riunione di un’ora per discutere e prendere decisioni su tutto il Contratto Integrativo Decentrato, dopo aver replicato con una seconda riunione, sempre di un’ora, per discutere delle progressioni orizzontali, (opportunità, finanziamenti, regole, criteri) oggi tenta il “triplete” della vergogna convocando la Rsu, sempre un’ora prima della trattativa (convocata dall’Amministrazione per il 20.11.2019 alle 15.30), per discutere, per assumere decisioni e per votare su:

1) “Problematiche inerenti i Servizi Educativi e Scolastici”;

2) “Concorsi del personale dirigente e non dirigente e relative mobilità”;

3) “Piano delle progressioni orizzontali 2020-2021”;

4) (tradotto) Continuare a discutere di tutte quelle parti che ancora mancano nel

Contratto Integrativo Decentrato 2019, dando seguito agli impegni presi a partire

dalle valutazioni in merito alle performance

UN’ORA PER DISCUTERE, DECIDERE E VOTARE!!

L’ovvio tentativo è quello di evitare il confronto, lasciando alla Uil, ed alla Cisl al traino per inerzia, la libertà di poter decidere come vuole, assicurando la validità di un eventuale accordo con la firma della Rsu acquisita come componenti di maggioranza, in spregio al principio della rappresentanza generale che, come sigle si può ricondurre a malapena ad un terzo dei lavoratori loro tesserati, su una dotazione organica che conta la maggioranza di lavoratori non iscritti e che si riconoscono nella Rsu quale organismo generale di rappresentanza.

Si umiliano così le stesse prerogative e responsabilità della Rsu, si umilia il voto di tutti i lavoratori e le lavoratrici quando credono di eleggere democraticamente i loro rappresentanti, conferendo loro il mandato di portare idee, proposte, al fine di migliorare le condizioni lavorative ed economiche di tutti.

La limitazione del tempo ormai da tempo imposta alle riunioni della Rsu infanga tutto questo, semplicemente perché in un’ora neanche si riesce a riflettere su di un solo punto dei tanti posti in discussione.

I risultati sono sotto gli occhi di tutti: una democrazia sindacale azzerata ed un CID carente, che ha bisogno di continue integrazioni (basta vedere il punto 4 di cui sopra), pieno di confusione e contraddizioni che regola poco o niente, in alcuni punti ancora privo della necessaria copertura economica.

Progressioni orizzontali che faranno rimettere una marea di soldi alle categorie più basse, indennità inventate ed indennità erogate a pioggia.

Per rispetto della Rsu, della sua storia, della sua valenza nell’ambito delle tutele dei diritti generali di tutti i lavoratori e le lavoratrici del Comune di Terni, gli scriventi si rifiutano di continuare con questa ignobile farsa. Chiedono le dimissioni, sia della coordinatrice Banconi Simonetta, che della vice Argenti Daniela, per evidente inadeguatezza visto che il loro ruolo impone di essere garanti di ogni componente e non dell’organizzazione sindacale di cui fanno parte.

F.to:

Alberto Bonifazi, Gianluca Rubeca, Emiliano Stablum, Giovanni De Angelis, Cinzia Colagrande, Fabrizio Collazzoni

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