“La situazione di palese ingovernabilità che va avanti da quando l’attuale Giunta si è insediata, ha ormai raggiunto livelli grotteschi, tra la ricerca di strapuntini, seggiole e predellini, con un sindaco debolissimo, ostaggio di sgambetti interni sia dai suoi alleati che dai suoi stessi compagni di partito, in un clima che alimenta chiacchiere e pettegolezzi da cui la comunità ternana, ma la stessa istituzione vanno tutelate.
Sindaco che ormai ha preso la strada dell’abbandono delle esperienze civiche, sociali e culturali verso una completa accondiscendenza ai desiderata dei partiti. La campagna elettorale che ha portato a governare questa maggioranza si è fondata su aspre critiche alla precedente amministrazione, sul tema delle indagini in corso – finite in assoluzioni – del decoro urbano e della sicurezza.
Dopo tre anni in cui tutto questo è stato ampiamente disatteso, dopo aver assistito a sfilate e tagli di nastri di progetti finanziati da precedenti eredità, è ora che il Sindaco faccia chiarezza, che spieghi in Consiglio comunale cosa sta succedendo, come mai l’assessore Bordoni ha preferito lasciare, soprattutto deleghe così calde, e le motivazioni di questo ennesimo rimpasto che si appresta a fare.
E decida, dato che la boa di metà mandato è più che superata, quali sono i programmi per la città, quali i programmi di rilancio e sviluppo economico, siderurgico, chimico, quali per l’università e la ricerca, o faccia un passo indietro e ridia ai cittadini la parola, perché sia chiaro che Terni è dei ternani e non può ridursi a oggetto di guerra tra bande, più meno autoctone”. Così, in una nota, il Pd Terni
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