![Barton Cus Perugia Under 16 2 Barton Cus Perugia Under 16. Buona prestazione della Barton Rugby Perugia che ha superato l' Amatori Parma per 10-7](https://www.umbriajournal.com/wp-content/uploads/2015/05/Barton-Cus-Perugia-Under-16-2-678x381.jpg)
PARMA – Buona prestazione della Barton Rugby Perugia che ha superato l’ Amatori Parma per 10-7, nella partita di recupero disputata domenica a Parma e valida per la nona giornata di andata del campionato nazionale Elite Under 16.
Al termine dell’incontro coach Gianluca Gamboni ha dichiarato: «Siamo stati bravi nel gestire un incontro non facile. Con questo successo, conquistato durante la pausa del campionato, abbiamo consolidato il quarto posto in classifica. È stata una partita di sostanza dove i ragazzi della mischia si sono fatti sentire e per la prima linea merita una menzione Mattia Baratta. Domenica prossima ospitiamo Piacenza, poi torniamo a Parma per affrontare il Parma 1931 Junior. In seguito – ha concluso Gamboni – giocheremo contro le nostre dirette concorrenti in classifica, la terza della classe Reggio e la seconda Prato Sesto, con l’obiettivo di vincere per migliorare la nostra posizione».
Amatori Parma Rugby – Barton Rugby Perugia 7-10
Barton Rugby Perugia: Baldinelli, Farinacci, Gasparri, Lacetera, Bazzucca, Betti, Paoletti, Pettirossi, Corò, Patumi, Moretti, Matarazzo, Caruso, Baratta, Beshiri. In panchina entrati: Alunni, Annibali, Milizia, Rosi, Muta, Benda, Caruso. All.: Gamboni.
Punti Perugia – Meta: Corò. Trasformazione: Baldinelli. Calcio di punizione: Baldinelli.
La storia del Rugby Perugia
Della presenza del rugby a Perugia si hanno tracce fin dagli anni trenta, anni in cui i giovani universitari del G.U.F. competevano con una squadra che, stando alle cronache dell’epoca, si batteva sul campo dell’allora Piazza d’Armi riscuotendo consensi ed ammirazione su scala nazionale.
La nascita della società | 1969
La società del Rugby Perugia, invece, è stata fondata nel 1969, anno in cui la squadra prese parte al campionato di serie C, girone F. La prima storica partita venne disputata il 26 ottobre a Segni di Roma contro gli altrettanto esordienti giovanotti della Lepini Segni e finì con un pareggio (6-6). Le cronache dell’epoca riportano, oltre al prezzo del biglietto di cento lire (per un incasso di 13.700 lire totali), i primi punti del Perugia, segnati su due calci piazzati dall’apertura Francesco Agostini.
La nuova società, tra alterne fortune, traghettò il rugby perugino fino alla prima promozione, datata 1972, dalla serie D alla C. Il 1975 segna invece l’inizio del connubio istituzionale tra la palla ovale e quel mondo universitario nel quale, per vocazione propria, il rugby ha sempre e dovunque fatto proseliti: il sodalizio perugino confluisce nella neonata sezione Rugby del Centro Universitario Sportivo (Cus) Perugia, la polisportiva accademica che rappresenta ancora oggi un invidiato esempio di osmosi sportiva tra la realtà del territorio e gli studenti (moltissimi i fuori sede) della città universitaria.
L’impianto sportivo a Pian di Massiano | Anni ’80
Del 1980 è un altro evento epocale del rugby perugino, ovvero la realizzazione del campo Comunale di Pian di Massiano, impianto ad esclusiva disposizione del rugby, vero e proprio gioiello grazie al suo tappeto erboso tra i migliori d’Italia. Comincia allora una massiccia campagna di diffusione della palla ovale che coinvolge, grazie soprattutto alla collaborazione con le scuole, centinaia di giovanissimi: nasce il settore giovanile, elemento vitale di ogni realtà in crescita; sono gli anni delle prime partecipazioni ai Giochi della Gioventù e ai Tornei di Treviso, con le maglie che arrivano sotto i pantaloncini.
In quegli anni il movimento rugbystico è cresciuto e di molto fino a raggiungere la promozione in serie B (stagione 1987/88), per poi giocarsi – e perdere di misura – tre anni dopo i playoff per la A2. Successivamente, tra alterne vicende, la squadra è riuscita a togliersi importanti soddisfazioni e comunque a sopravvivere nel campionato cadetto, vivendo all’insegna di una continuità fatta di buoni piazzamenti, fino al sopraggiungere di una crisi, per così dire, generazionale, alla fine degli anni novanta, culminata con la retrocessione nella stagione 98/99.
Retrocessione in serie C | Alle porte del III millennio
La compagine, inserita nel durissimo girone del nord-est, non riuscì a reggere il confronto con le venete e, nonostante la guida tecnica dell’allenatore forse più prestigioso mai arrivato a Perugia (l’aquilano Loreto Cucchiarelli, ex ct della Nazionale), retrocedette dopo undici campionati consecutivi in serie B. L’anno successivo, per recuperare una dimensione puramente amatoriale oltre che per abbattere i costi della prima squadra a vantaggio dell’attività giovanile, la società optò per l’iscrizione alla serie C2 (1999/2000), potenziando la partecipazione dei più giovani e dei neofiti universitari, questi ultimi avvicinatisi al rugby in maniera davvero massiccia. Il campionato venne vinto e nella stagione successiva (2000/01) il Cus Perugia tornò a disputare la serie C1 (dodici anni dopo la promozione dell’88). Un anno d’oro con la salvezza della squadra guidata da coach Speziali e l’inaugurazione ufficiale, tenutasi il 23 settembre 2001, del Rugby Perugia Club House.
Promozione in serie B | Dal 2003 al 2009
Nella stagione successiva (2003/04) è stato l’allenatore argentino Adrian De Giusto a prendere in mano la squadra fino alla promozione in serie B. Il Perugia, guidato poi dall’aquilano Evelino Aio e da Gianluca Gamboni, ha tenuto alti i colori dell’Umbria per vari anni coinvolgendo sempre più giovani grazie anche all’istituzione di un campionato interuniversitario estivo. Un consenso che ha convinto la società ad allestire una seconda squadra seniores che, ancora oggi, milita nel campionato interregionale di serie C. La stagione 2008/09, quella del quarantennale, ha visto il rientro di De Giusto al timone della prima squadra per poi essere sostituito dal nocetano Achille Ruffolo l’anno successivo. Per festeggiare i 40 anni di attività, inoltre, la società biancorossa ha fondato un torneo di minirugby, denominato “Città di Perugia”, diventato in poco tempo uno dei più prestigiosi del centro Italia.
Arrrivo in Serie A | Dal 2010 ad oggi
Dalla stagione 2010/11 il rugby perugino ha ingranato la quinta. La prima squadra, guidata da Andrea Tagliavento, spoletino di nascita ed inglese di formazione rugbistica, ha disputato due campionati di tutto rispetto fino ad arrivare alla storica promozione in serie A (2012/13). Nel corso degli anni, inoltre, la società biancorossa ha dato ampio spazio ai settori giovanili che hanno sfornato anche atleti convocati nell’accademia nazionale quali Cagiotti, Corazzi, Reattagliata e Crotti.
Commenta per primo