Perugia sale in Emilia a muso duro per rapire la secchia ai modenesi

Perugia stellare stritola il Padova (3-0) e aggancia i veneti al primo posto

Perugia sale in Emilia a muso duro per rapire la secchia ai modenesi

di Elio Clero Bertoldi
PERUGIA – “Sarà un test molto difficile. Di più: il primo vero scontro diretto con una squadra costruita per vincere”.
Non gira intorno alle parole, Fabio Caserta. E con poche pennellate descrive la situazione che attende il Perugia in Emilia Romagna, dove a piè fermo contro gli umbri si schiera una squadra che vanta gli stessi punti in classifica (13) e che cerca di farsi largo il più possibile.

Modena é una piazza significativa, nella storia e nello sport, anche se realtà che le sono satelliti, come Sassuolo e Carpi, vivono momenti migliori, più brillanti, quanto meno nel calcio.

Più di duemila anni fa si chiamava Mutina e vide consumarsi sul suo territorio un’aspra, sanguinosa battaglia tra le truppe fedeli al Senato di Roma, tra le quali era presente anche Ottaviano, il futuro Augusto e quelle di Marco Antonio. Quel giorno – il 21 aprile del 43 aC, poco più di un mese dopo il Cesaricidio – sul terreno rimasero i due consoli: Aulo Irzio (compagno di tante battaglie in Gallia ed autore dell’ultimo libro, l’ottavo, i “Commentarii de bello Gallico” del “dux” Giulio Cesare) e Gaio Vibio Pansa, due giorni più tardi per le gravi ferite riportate. Singolare e misterioso il “giallo” consumatosi in quelle drammatiche ore, che portò alla irresistibile ascesa del nipote e figlio adottivo di Cesare, ma non é questo il momento e il luogo per raccontarlo. Come Ottaviano seppe fare, Caserta incita i suoi a “saper leggere le situazioni in campo”.

“Loro rappresentano una vera insidia – sottolinea – Giocano bene, sono forti nei singoli e nel collettivo. Dovremo essere bravi a affrontarli con attenzione, concentrazione, determinazione”.

Non si sofferma più di tanto sulle assenze, numerose e di qualità: Burrai, Negro, Angella, Minesso, Kouan.
Osserva, piuttosto: “Non siamo più la squadra dell’inizio del torneo. Miglioriamo di giorno in giorno. Posso garantire che i miei ragazzi scendono sul terreno con la volontà e con la voglia di fare bene tanto in casa quanto in trasferta…”

Sull’assetto che intende varare, risponde alla domanda in modo oscuro, neanche fosse la Sibilla.
Dice: “Valuteremo come giocare se con la difesa a tre (più probabile, nda) o a quattro. Dietro, certo, siamo numericamente stretti, contati. L’aspetto più importante, tuttavia, é che la squadra presenti lo spirito giusto. Servirà una interpretazione della gara fatta bene”.

A reggere la bacchetta del centrocampo toccherà, anche stavolta, a Marco Moscati, perché in riferimento al giovane francese Valentin Vanbaleghem, precisa: “A Brescia, per me, ha disputato una buonissima partita. Certo sul piano fisico resta un poco indietro. In più presenta l’handicap della lingua. Per fortuna Konate gli traduce le frasi che diciamo e viceversa. Sono contento, comunque, di lui: potrà rivelarsi molto importante sul piano qualitativo, fisico, tecnico. Bisogna solamente concedergli il tempo necessario ed avere pazienza”. Come dire: non é questo il momento di mandorlo in campo.

Non manca di delineare, l’allenatore, il quadro dell’undici avversario, riconoscendone i pregi.
“É la classica, tipica squadra di C. Difende in undici dietro la palla e attacca in modo organico e cinico. Noi dovremo rapportarci a loro, perché dell’avversario é d’uopo tenere sempre conto, ma non più di tanto. Sappiamo cosa dobbiamo fare e dovremo saperci riuscire al meglio. Cosa intendo dire? Difendere tutti compatti, attaccare in modo equilibrato, leggendo di volta in volta le situazioni.”

Nel Modena non militano ex grifoni, ma in attacco gioca il perugino Stefano Scappini, classe ’88, che ha militato dalla D alla B (anche in A con la Samp ma non é mai sceso in campo). La speranza degli umbri che sono partiti nel pomeriggio, dopo aver festeggiato il compleanno di Fulignati e di Tozzuolo, é di tornare dall’Emilia con un buon bottino. Strappando, metaforicamente, “la secchia rapita” – dell’arguto e simpatico poeta Alessandro Tassoni – ai modenesi che per quella, secondo il poema eroicomico, erano scesi in guerra contro Bologna.

Perugia: venti i convocati
a sorpresa manca Falzerano.

PERUGIA – Sono venti i convocati da Fabio Caserta per Padova. Tra gli assenti, e a sorpresa, Falzerano, che si aggiunge a Burrai, Kouan, Angella, Negro e Minesso. Ecco l’elenco ufficiale: FULIGNATI Andrea, ROSI Aleandro, FAVALLI Alessandro, SGARBI Filippo Lorenzo, MONACO Salvatore, ELIA Salvatore, MELCHIORRI Federico, DRAGOMIR Vlad, MURANO Jacopo, BOCCI Lorenzo, SOUNAS Dimitrios, CRIALESE Carlo, KONATE Amara, LUNGHI Alberto, MOSCATI Marco, VANBALEGHEM Valentin, BIANCHIMANO Andrea, BAIOCCO Paolo, TOZZUOLO Alessandro, CANCELLOTTI Tommaso.

PROBABILE FORMAZIONE
MODENA (4-3-1-2): Gagno; Bearzotti, Zaro, Ingegneri, Varutti; Prezioso, Gerli, Castiglia; Sodinha; Scappini, Spagnoli. All.: Mignani.
PERUGIA (3-5-2): Fulignati; Rosi, Sgarbi, Monaco; Elia, Dragomir, Moscati, Sounas, Favalli (o Crialese); Murano, Melchiorri. All.: Caserta.
ARBITRO: Rutella di Enna.

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