Perugia calcio travolgente le pagelle di Elio Clero Bertoldi
di Elio Clero Bertoldi
Resterà, questa vittoria del Perugia contro il Frosinone, nella mente e nei cuori dei fans biancorossi. Non solo per il gioco scintillante e per il modo in cui, in rimonta, dopo un gol a freddo, ha risalito la china, ma anche per l’aggressività continua che ha confuso e spaesato gli avversari. Nello stile del guerriero perugino d’antan (“il popolo più bellicoso d’Italia”, sosteneva Paolo III, al secolo Alessandro Farnese).
L’aspetto che più colpisce è che tutti, nessuno escluso, subentrati compresi, ma proprio tutti hanno meritato ampia sufficienza.
Ai protagonisti, invece del voto, avvicino l’immagine degli immortali eroi omerici e consegno una virtuale corona d’alloro, simbolo di vittoria. Un “divertissiment”, ma neanche troppo.
Iemmello,
Spietato e cinico dal dischetto: in entrambe le occasioni spiazza prima Bardi, poi Iacobucci. Dà una mano – incredibile dictu – pure in difesa. Achille
Buonaiuto
Bravo e astuto: ogni sua discesa provoca brividi ai frusinati: segna, serve assist, è imprendibile, neanche fosse ispirato da un dio. Ulisse
Fernandes
Degno compagno di Buonaiuto nelle scorrerie tremende, di giorno e di notte, nel campo avversario, ad imitazione dei due guerrieri Achei. Le sue giocate incantano come le mitiche Sirene Diomede
Falzerano
Lo trovi in ogni zona del terreno di gioco e abbatte ogni avversario. Classe, corsa, forza. Aiace d’Oileo
Carraro
Possente e deciso, perno del centrocampo. Mostra i muscoli neanche fosse il vincitore della gara di pugilato ai giochi per la morte di Patroclo. Epeo
Dragomir
Elegante e deciso. Un argine sicuro nel non possesso, una molla scattante in fase propositiva. Signore nei modi e nel lavoro. Glauco
Rosi
Esperienza e saggezza. Guida con garbo, da capitano qual è, i compagni. Si procura il rigore. Polipète
Gyomber
Ei sta come torre che non crolla. Svetta su tutti di testa, anticipa l’avversario, lodisarma e lo sovrasta. Gigante imbattibile. Aiace Telamonio
Falasco
Chiamato all’ultimo momento, proprio come il figlio di Achille nelle fasi finali della guerra di Troia, è un fiume tumultuoso che travolge ogni ostacolo. Suo l’assist per il gol di Buonaiuto. Neottolemo
Kouan
Senza macchia e senza paura. Provoca il vuoto tra le file avversarie. La sua inzuccata vincente del 3-1 richiama uno dei migliori arcieri achei. Teucro
Di Chiara
Padrone assoluto della fascia sinistra. Un pericolo costante con i suoi cross e le sue punizioni. Come il guerriero acheo che possedeva l’arco e le frecce di Ercole. Filottete
Vicario
Prova a tutto tondo. Bravissimo tra i pali (si oppone alla punizione maligna di Ciano), bravo nella circostanza pure nelle uscite. Insomma eccellente in tutto: spada, lancia e arco. Merione
Nicolussi Caviglia
Ventitre minuti per mettere il suo sigillo.
Sgarbi
Anche lui può dividersi il bottino della vittoria.
Oddo
Saggio, prudente, avveduto, lungimirante. Azzecca tutte le mosse, prima, durante e dopo la gara. Nestore
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