Perugia-Arezzo 2-0, Grifo torna a vincere, il punto di Drusian

Di Maggio e Montevago siglano il successo decisivo

Perugia-Arezzo 2-0, Grifo torna a vincere, il punto di Drusian

Perugia-Arezzo 2-0, Grifo torna a vincere, il punto di Drusian

Perugia-Arezzo 2-0, – di Gianluca Drusian – Era ed è poi stata la partita che tutti avrebbero voluto vedere ma che in pochi spettatori hanno visto perchè in massa hanno ingiustificatamente disertato lo stadio.

Era un derby contro l’Arezzo, sentito tra le due tifoserie con i tifosi amaranto arrivati a Perugia pronti a festeggiare così come in tanti, troppi, hanno fatto al Curi in questa stagione.

E’ finita, invece, con il meritato applauso e ringraziamento tributato dai presenti, pochi ma buoni, ai giocatori ed al tecnico biancorosso per una vittoria arrivata insieme ad una giusta, meritata e convincente prestazione che ha, finalmente, riportato il sorriso ed un pizzico di speranza da coltivare per un intero ambiente da troppo tempo abituato alle sconfitte e delusioni.

Si diceva della vittoria, secca, con due reti, una per tempo come nelle migliori ipotesi delle previsioni, siglate dal nazionale Di Maggio, classe 2005 al 12′ tra i migliori in assoluto in campo e dal bomber Montevago al minuto 82′ che, approfittando di una disattenzione della retroguardia avversaria, da vero felino dell’area di rigore, metteva il sigillo sbarrando definitivamente le porte ad una rimonta, neppure tanto convincente per merito dello stesso Perugia, avversaria.

In mezzo ai due episodi definitivi ci sono altri episodi di cronaca che vedono il Perugia iniziare bene nel primo tempo e farsi pericoloso davanti al portiere avversario Trombini in più di una occasione e con tiri da fuori area di Torrasi e Giunti e con una clamorosa palla goal divorata da Montevago al 34′ decisiva per un possibile raddoppio già nella prima frazione di gioco.

Ci sarebbero da registrare anche un paio di situazioni da rete buone da poter sfruttare per l’Arezzo che comunque è arrivato a Perugia con tre attaccanti schierati in segno di non voler fare la parte della squadra rinunciataria.

Nella ripresa, la temuta reazione degli aretini, in campo con tre sostituzioni operate dal tecnico Troise nel tentativo di riequilibrare le sbavature della propria squadra, c’è stata solo in parte perchè il Perugia è riuscito a tenere bene il campo e mantenere continua la propria tenuta atletica per tutti i 45′ ed oltre.

Ci sono state, tuttavia, due occasioni importanti da rete per gli ospiti con Lazzarini al 69′ che non riusciva, grazie ad un prodigioso intervento difensivo di Giraudo, a mettere in rete una palla che seguiva una “sbagliatissima” uscita a vuoto del portiere Gemello.

Gemello che, tuttavia, al 74′ difendeva altrettanto prodigiosamente la propria porta da un tiro al volo pericolosissimo di Guccione calciato da distanza ravvicinata.

Poi, la seconda rete di Montevago chiudeva le ostilità in campo e rendeva la fredda anzi freddissima serata del Curi più gradevole e davvero soddisfacente per tutti i presenti.

Sulla vittoria biancorossa c’è ancora da raccontare di una prestazione biancorossa convincente in particolare per due ordini di motivi.

Dopo la batosta subita a Pineto, il tecnico Zauli, insieme con il ds Giugliarelli, aveva posto dei paletti ed aveva messo la squadra e molti giocatori sotto “accusa”.

Il campo, per la prima volta da molto tempo a questa parte, ha detto che alcuni giocatori che avevano lasciato più di qualche dubbio sulla loro utilità e produttività in passato, hanno risposto presente.

Così che, quel “finalmente” leit-motiv di questo articolo può essere attribuito come attestato di merito a Matos che ha senza ombra di dubbio giocato una gara degna di quello che da anni tutti i tifosi stanno aspettando ma anche a Lisi, un veterano utilizzato troppo spesso a fasi alterne molto probabilmente anche per demerito suo e Torrasi che, schierato al posto di Bartolomei ha giocato bene sporcando ancora troppi palloni in fase di appoggio.

Il campo ha detto però che, il mister Zauli potrebbe avere trovato un impianto di squadra, di modulo e di giocatori che da ora in avanti potrebbero garantire quella continuità di presenza, di gioco, di prestazioni utili per arrivare a conquistare altri punti e regalare altre soddisfazioni a tutti.

Campo che ha definitivamente chiarito quali siano i giovani migliori su cui poter fare affidamento: Plaia, Amoran, Giunti e Di Maggio sono di sicuro i ragazzi sia tecnicamente, atleticamente ma anche con già una buona dose di personalità più interessanti di tutti.

Bravi.

Ci sarebbe anche Seghetti?

Tra o giovani probabilmente sì ma oggi era fuori per infortunio così come Angella per i meno giovani.

PROMOSSI: PLAIA-AMORAN (come i due centrali di difesa seppur giovani ma perfetti a tenere la linea per tutta la partita)- GIRAUDO (prodigioso nel primo tempo nel salvare una rete quasi fatta ma davvero in forma in quanto a prestanza e presenza)- DI MAGGIO (autore della prima rete ha giocato benissimo diventando il punto di riferimento della squadra tra centrocampo e difesa mettendo in mostra una tecnica ed una gestione della palla da giocatore dell’Inter in quanto di proprietà neroazzurra)- MATOS (felice di inserirlo tra i migliori)- MONTEVAGO (ha sbagliato una rete, ha tirato in tribuna una palla nel secondo tempo che poteva essere giocata meglio ma poi ha segnato, questo deve fare un bomber)- ZAULI (forza mister basta cambiamenti e prove, questa è la strada giusta).

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