Il Perugia calcio gioca stasera allo stadio Benelli di Pesaro

Il Perugia calcio gioca stasera al Benelli di Pesaro

Il Perugia calcio gioca stasera allo stadio Benelli di Pesaro

Il Perugia calcio – Il Perugia di Alessandro Formisano entra in pista stasera, ore 20.45, all’ex velodromo Benelli di Pesaro per la terz’ultima gara di campionato contro la Vis del fresco di nomina tecnico Roberto Stellone e dell’ex biancorosso Nicastro.

di Gianluca Drusian

Nell’impianto pesarese dedicato a quel Tonino Benelli più volte campione di motociclismo nonhè campione d’Italia degli anni 20-30 , uno dei sei fratelli creatori ed ormai ex proprietari della più vecchia casa motociclistica italiana (fondata nel 1911 oggi di proprietà cinese) ed anche vera terra di uomini e motori (è pesarese anche il più forte pilota di sempre Valentino Rossi), l’undici biancorosso dovrà far valere la propria cilindrata e dimostrare di avere più cavalli a motore degli avversari e non essere rimasto al vecchio modello Motorella gl 49 cm del 1975.

La classifica di entrambe le squadra lo impone. Il Perugia, infatti, ha avuta riaperta la rincorsa al terzo posto che dista ad oggi solo due punti mentre la Vis Pesaro ha ancora sulla carta la possibilità di ottenere una salvezza senza dover passare per i temibili play-out.

Per questo motivo, la squadra marchigiana ha inteso sostituire solo poche settimane fa l’ex tecnico Banchieri con Stallone nonostante, sempre sul finire di marzo, la stessa società aveva prolungato il contratto all’esonerato tecnico fino al 2026.

Stranezze del calcio moderno che, tuttavia, non destano più di tanto sorpresa se si pensa a quante disavventure, nel corso degli ultimi anni, sono stati costretti ad assistere i tifosi perugini a causa dei tanti  avvicendamenti tecnici improvvisi ed incomprensibili decisi dal presidente Santopadre.

Al velodromo Benelli, quindi, il Perugia è atteso nuovamente ad una gara decisiva che dovrà fare sua nonostante in trasferta, già da qualche tempo, non raccoglie più tante soddisfazioni. Tranne Gubbio, nelle ultime cinque trasferte,  quattro sono state le sconfitte rimediate e, considerata la parte finale di stagione che si sta disputando e quella che si preannuncia dopo il termine, i passi falsi non portano ormai che a conseguenze irreparabili.

Sul campo, il tecnico perugino sembra, stando alle cronache, avere dei dubbi di formazione. Sembrerebbe essere il modulo da scegliere quello che rabbuierebbe maggiormente le idee del mister. O il 3-5-2 di inizio della sua gestione, il 3-4-2-1 successivo o il 3-4-3 dell’ultima gara casalinga contro l’Olbia.

In discussione c’è anche l’utilizzo o meno di qualche giocatore. A partire dall’attaccante Sylla, acquistato proprio dalla Vis Pesaro a gennaio e che sul litorale adriatico rimpiangono ancora oggi vivacemente, per proseguire a Vazquez rientrato in campo la scorsa settimana e risultato decisivo in tutte le situazioni capitate.

Ma c’è anche Seghetti a scalpitare per un posto lì davanti mentre a centrocampo dovrebbe tornare Torrasi insieme a Kouan ed all’intoccabile Iannoni anche se Agosti sembra aver conquistato molte simpatie mentre Bartolomei è recuperato e sembra voler riprendere il posto che ad inizio campionato, con Baldini, era diventato suo.

In difesa, Mezzoni è pronto al rientro mentre Dell’Orco è a disposizione ma sembra ancora non essere pronto per i 90 minuti ed allora spazio a Vulikic ed Angella oppure è Lewis diventato il vero titolare? Sugli esterni Paz e Lisi  partono favoriti ma anche Bozzolan sembra possa avere qualche possibilità di utilizzo.

L’unico sicuro di giocare sembra essere il solo Adamonis ed allora, a tre giornate dalla fine, tutta questa serie di incertezze lasciano spazio a dubbi, tanti dubbi, anche nella testa di coloro che seguono da vicino ed in ogni stadio le sorti dei Grifoni.

Una squadra che si sta allenando da otto mesi e che ancora ancora non ha trovato il suo equilibrio finale come possa alimentare fiducia, speranze ed ottimismo per il suo futuro prossimo (che dovrebbe essere la vittoria dei play-off ed il rientro in serie B) diventa oggettivamente inspiegabile e difficile da accettare e digerire.

Arbitro della gara: Andrea Zanotti di Rimini (lui si che può arrivare allo stadio con il “Benellino”, così chiamato in maniera simpatica dai giovani di una volta, vista la esigua distanza chilometrica tra le  due città).

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