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Finisce 4 a 1 Perugia- Livorno, grande prova di forza dei biancorossi
Dopo 3′ minuti di recupero finisce 4-1 la sfida Perugia Livorno: grande prova di forza dei biancorossi, bravi nel recuperare lo svantaggio iniziale di Moscati ed offrire un buon gioco sul terreno di gioco del Renato Curi. 3 punti preziosi e meritati per continuare la risalita in classifica. Partita chiusa con un espulso per parte, Comi nel primo tempo e Parigini nella ripresa.
In avvio ha spinto di più il Perugia, ma un buon Livorno ha sbloccato al 32′ con l’ex biancorosso Moscati. Al 38′ toscani in 10: Candussio ha espulso Comi per proteste subito dopo averlo
ammonito per uno scontro con Belmonte. Allontanato anche il tecnico dei toscani Bortolo Mutti. Nella ripresa Bisoli ha cambiato le carte in tavola e in trenta minuti il Perugia ha ribaltato il risultato. All’11’ ha segnato Drole’, al 26′ Ardemagni e al 29′ Parigini, che ha esultato togliendosi la maglia e per la somma dei gialli è stato espulso. Al 45′ Ardemagni ha chiuso con il gol del 4-1.
PERUGIA (4-3-3): Rosati; Del Prete, Volta, Belmonte, Spinazzola; Zebli, Taddei (7’st Rizzo), Della Rocca (1’st Ardemagni); Zapata (1’st Drolè), Di Carmine, Parigini. A disp.: Zima, Comotto, Mancini, Rossi, Lanzafame, Joss. All.: Pierpaolo Bisoli.
LIVORNO (4-3-1-2): Ricci; Calabresi (35’st Biagianti), Gonnelli, Lambrughi, Gasbarro; Moscati (41’st Rafati), Schiavone, Luci; Jelenic; Comi, Pasquato (26’st Bunino). A disp.: Pulidori, Ceccherini, Vergara, Kukoc. All.: Bortolo Mutti.
ARBITRO: Candussio di Cervignano del Friuli (Assistenti: Di Iorio di Verbania – Prenna di Molfetta)
MARCATORI: 33’pt Moscati (L), 11’st Drolè (P), 26’st, 45’st Ardemagni (P), 29’st Parigini (P).
NOTE – Ammoniti: 9’pt Della Rocca (P), Gonnelli (L), 30’pt Schiavone (L), 37’pt Zapata (P), 38’pt Comi (L), 14’st Parigini (P), 15’st Volta (P), 43’st Spinazzola (P). Espulsi: 38’pt Comi (L), 39’pt Mutti (all. L), 30’st Parigini (P). Recupero: 3’pt; 4’st.
Ecco le dichiarazioni di mister Bisoli ai microfoni di Paolo Tardio per Umbria Radio, emittente ufficiale del Perugia, dopo la vittoria per 4-1 contro il Livorno:
Il Perugia è sembrato un leone che ha visto una preda ferita che ha avuto il coraggio di attaccarla e portare l’intera posta in palio?
“Si, alla fine della gara è cosi, ma devo dire che alla fine del primo tempo era immeritato lo svantaggio, avendo creato cinque occasioni limpide. Nell’intervallo ho visto negli occhi dei ragazzi lo spettro della superiorità numerica contro Crotone ed Entella, dove non l’avevamo sfruttato. Ho detto loro di continuare ad attaccare, di giocare ad altissimo ritmo facendo correre velocemente la palla. Poi i ragazzi sono stati bravi dimostrando di avere la forza di reagire anche nelle avversità. Non deve confondere la vittoria solo per la superiorità numerica, perchè nel primo tempo in parità numerica meritava di essere in vantaggio: mi vengono in mente i miracoli del portiere, l’occasione di Zapata e Zebli, ma poi avevo comunque paura di quello spettro dove contro Crotone ed Entella non avevamo fatto bene, venendo fuori con il gioco. Oggi è stato tutto diverso: questa è la crescita di questa squadra, raggiungendo veramente una classifica importante con delle crescite di giovani importanti (due 97 ed un 96 in campo).E’ una squadra molto giovane, quindi stiamo crescendo anche dal punto di vista del patrimonio tecnico del Perugia: qui è una della poche squadra dove giocano tre titolari del 96 e del 97”
Una crescita tecnica da accompagnare anche ad una crescita di maturità di questi giovani, con riferimento all’espulsione di Parigini dopo il gol?
“Io faccio fatica a toccare i giocatori, ma quando per la seconda volta commetti il solito errore (espulsione di Parigini per doppia ammonizione) è giusto che paghi. E’ come se io prendo due multe nel giro di due giorni ed è giusto che le paghi. Lui purtroppo per la seconda volta ha fatto lo stesso errore, prendendo l’ammonizione per l’esultanza togliendosi la maglia. Ma non tanto per i 20′ minuti di oggi, quanto per la prossima gara: noi perdiamo un giocatore che in questo momento ha una condizione atletica importante, specialmente in un campo dove mercoledì, a Vercelli, sarà difficile trovare spazi e dovremmo attaccare la profondità. Io gli ho detto che da me prenderà la multa, poi penso che interverrà anche la società con dei provvedimenti. Dispiace sinceramente, però è vero che bisogna saper “educare” i figli.”
Ed a proposito di figli, l’esultanza di Drole che ha abbracciato Bisoli come un vero padre?
“Lui mi ha eletto come padre calcistico. E’ un ragazzo di una sensibilità estrema, conosce 4 lingue mentre io ne conosco mezza, quindi pensate all’intelligenza che ha. Mi sono preso la briga di tenerlo sotto la mia ala protettiva, bastonandolo quando sbaglia, insegnandoli la giusta lucidità in campo. Quando poi riesce a fare queste cose qui, il suo pensiero è venire ad abbracciare chi lo bastona tutti i giorni.”
Prossimo appuntamento Vercelli sul campo sintetico:
“La mia preoccupazione, oltre agli squalificati, è il sintetico: è un campo molto piccolo che non ci permetterà di giocare e sarà importante la profondità. Io ho allenato 4 anni su un campo sintetico so che se non ti adegui subito, puoi avere dei problemi nelle gambe e non riesci a capire i rimbalzi. Da domenica sicuramente ci alleneremo sul nostro campo sintetico, capendo rimbalzi, tocco e velocità di palla e capacità nel calciare la palla da sotto, che è di una difficoltà estrema.”
Contro la Pro Vercelli Bisoli potrà contare su Taddei, uscito oggi claudicante?
“Io spero che per mercoledì ci sia per poter venire con noi a Vercelli, anche se abbiamo recuperato Rizzo. Taddei, se torniamo indietro 2-3 mesi, aveva questo problema al ginocchio. Ha fatto 9 partite, una dietro l’altra, ed è normale che sia tornato questo problema, a meno che non sia andato a Lourdes…”
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