Ferdinandi, mai fatto una politica contro i miei avversari

Ferdinandi, mai fatto una politica contro i miei avversari

di Vittoria Ferdinandi
Dal primo giorno della campagna elettorale sono avvenute due cose. La prima, abbiamo costruito un modo di fare politica inclusiva, positiva, passionale e mai delegittimante nei confronti dell’avversario. Non leggerete mai un attacco personale contro i miei avversari. E sapete perché? Perché noi combattiamo le idee sbagliate, l’idea sbagliata che hanno della città, ma rispettiamo sempre la persona, comunque la pensi. Ma ciò non significa che siamo disposti a subire in silenzio evidenti strumentalizzazioni portate avanti solo a fini elettorali.

Il caso più recente è quello che riguarda Nilo Arcudi. Evidentemente si è risentito con la sottoscritta solo per aver fatto notare che la nostra coalizione non può certo rappresentare il vecchio, come taluni affermano, quando a sostegno di Margherita Scoccia ci sono persone come lui che da venti anni sono in Consiglio comunale, prima da vice sindaco del centro sinistra, per poi passare tra le fila del centro destra.
Tutto legittimo, s’intende, ma non ci venga a fare la morale sul nuovismo e gli attacchi pretestuosi. La seconda, provano ad incasellarci, a metterci dentro una cornice che fa a loro comodo. Non potendo confutare la nostra idea di città partecipata, la nostra Anima Perugia, attaccano direttamente o attraverso canali indiretti, la mia persona. A differenza loro che da una vita fanno la politica politicante, sono dieci anni che mi occupo della città fuori dai luoghi del potere. Se questo entusiasmo e questa passione sono contagiosi, dipende dal fatto che Perugia e le sue comunità mi conoscono da tempo, e non solo in campagna elettorale come molti di loro.
Un certo nervosismo da parte degli esponenti del destra-centro è comprensibile dato che pensavano di avere già la vittoria in tasca, ma a poco serve andare sul personale quando i cittadini ti conoscono per quello che sei.
Cari perugini, care perugine, sono loro che hanno un’idea di una politica muscolare e aggressiva verso gli avversari, noi pensiamo che le idee debbano prevalere.
Loro parlano del passato, noi vogliamo parlare di Perugia capitale dell’Umbria. Loro sono terrorizzati di perdere il potere, noi vogliamo ridarlo alle persone e alle comunità. Loro faranno di tutto con rabbia e paura per difendere le poltrone, noi animiamo Perugia per portare speranza e bellezza.
Andiamo avanti insieme. Rinnoviamo i modi della politica. Riannodiamo i fili di una città slabbrata. Diamo di nuovo un’anima a Perugia.

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