Umbria in piazza: appello per la Sovranità nazionale e la salute

Umbria in piazza: appello per la Sovranità nazionale e la salute
ph Tommaso Bnedetti

Umbria in piazza: appello per la Sovranità nazionale e la salute

Umbria in piazza  – Fronte del Dissenso in piazza ieri 16 marzo, venti città italiane, tra cui l’Umbria. I cittadini sono scesi in piazza. Questa mobilitazione unitaria nazionale è stata promossa dal Coordinamento No OMS – No Piano Pandemico. L’obiettivo era quello di chiedere al Governo Italiano di proteggere la Sovranità Nazionale e di difendere la salute, la democrazia e la libertà.

Il Coordinamento No OMS – No Piano Pandemico, recentemente costituito, si è mobilitato in gran parte delle regioni italiane. L’appello al Governo Italiano includeva la richiesta di rivedere il nuovo Piano Pandemico nazionale. Questo piano è visto come una riproposizione acritica delle misure adottate durante la gestione del Covid, misure che si sono rivelate inefficaci, dannose e antidemocratiche.

Il Coordinamento chiede inoltre di respingere gli emendamenti al Regolamento Sanitario Internazionale dell’OMS. Questi emendamenti mirano a trasformare un organo consultivo in un governo sanitario mondiale con poteri giuridicamente vincolanti. Infine, il Coordinamento si oppone al nuovo Trattato Pandemico che mira a trasferire la sovranità in campo sanitario, veterinario e ambientale all’OMS, limitando così le libertà fondamentali dei singoli e degli Stati.

Il manifesto unitario nazionale del Coordinamento dettaglia sei richieste specifiche al Governo. Queste includono il totale ricambio dei tecnocrati che hanno gestito le politiche sanitarie durante la pandemia, il ritiro dell’attuale Piano pandemico e l’avvio di una Commissione d’inchiesta sul virus SARS-CoV-2. Inoltre, il Coordinamento chiede una discussione pubblica, aperta e democratica sul nuovo Piano Pandemico e l’opposizione a qualsiasi tentativo di affidare nuovi poteri all’OMS.

L’evento si è svolto in Piazza Italia, a Perugia. Questo appello alla mobilitazione è un esempio di come i cittadini possano unirsi per difendere i loro diritti e la loro salute. Condividere queste informazioni può aiutare a sensibilizzare su questi importanti problemi.

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