Spreco alimentare, Marco Squarta, propone: diamolo ai poveri

PRESENTATO UN DISEGNO DI LEGGE PER “CONTRASTARE SPRECO E DISTRIBUIRE CIBO AI POVERI”

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“Contrastare lo spreco alimentare e distribuire cibo ai poveri: l’obiettivo è far riconoscere in Umbria l’accesso al cibo come un diritto fondamentale, come è già a livello comunitario, e dimezzare gli sprechi entro il 2025 ”. È questo il contenuto di un disegno di legge presentato del capogruppo regionale di Fratelli d’Italia, Marco Squarta. “Per questa ragione – spiega Squarta – devono essere sostenute politiche utili a ridurre lo spreco e a ridistribuire le eccedenze alimentari verso le categorie più bisognose. Tra i soggetti donatori coinvolti ci sono operatori del commercio della media e grande distribuzione, che si occupano di ristorazione e della produzione, i quali cederanno gratuitamente prodotti scartati dalla catena agroalimentare. Questi ultimi, non più vendibili per ragioni economiche, estetiche o perché vicini alla data di scadenza, verranno distribuiti attraverso enti locali, organizzazioni di volontariato, cooperative sociali, onlus, organizzazioni caritative e fondazioni di beneficenza.

I soggetti donatori saranno incentivati ad azioni di solidarietà in quanto beneficeranno di sgravi fiscali sulla tassa dei rifiuti. Nella proposta di legge è spiegato che la Regione concederà contributi agli enti non-profit impegnati nell’attività di recupero e distribuzione delle eccedenze alimentari in favore di persone in stato di povertà, di grave disagio sociale o indigenti”. Nel testo si legge che ‘tra le varie iniziative la Regione, insieme all’Ufficio scolastico, istituirà la Giornata contro gli sprechi alimentari e realizzerà campagne di sensibilizzazione con le aziende del sistema sanitario umbro’.

Per Squarta “ogni anno finiscono nella pattumiera tonnellate di cibo commestibile che per ragioni diverse non viene venduto dalle grandi catene”. “Il disegno di legge – prosegue Squarta – è stato integrato e condiviso dalla piattaforma del Forum del Terzo settore. La Regione metterà a punto un piano di coordinamento per creare una rete virtuosa di soggetti attivi nella gestione delle eccedenze alimentari. In base ai colloqui già avuti con le diverse forze politiche – conclude – auspico una condivisione trasversale del disegno di legge affinché la proposta possa raccogliere anche le firme della maggioranza”.

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