Sit-in pro Palestina, piazza piena di gente a Perugia, è solidarietà globale

Appello alla libertà e all'indipendenza nel trentacinquesimo anniversario della dichiarazione di indipendenza palestinese

Sit-in pro Palestina, piazza piena di gente a Perugia, è solidarietà globale

Sit-in pro Palestina, piazza piena di gente a Perugia, è solidarietà globale

 

Sit-in pro Palestina – Una folla imponente ha invaso Piazza [Nome] a Perugia in segno di solidarietà globale con il popolo palestinese, celebrando il trentacinquesimo anniversario della dichiarazione di indipendenza palestinese. L’evento è stato caratterizzato da un forte appello alla solidarietà internazionale per sostenere la Palestina, un paese che da oltre 75 anni vive sotto l’occupazione israeliana, una condizione che ha impedito ai palestinesi di ottenere effettivamente la loro indipendenza e il diritto all’autodeterminazione.

La situazione attuale in Palestina è critica, con la Striscia di Gaza che subisce un brutale genocidio da parte delle forze di occupazione israeliane, supportate dai governi occidentali, in particolare gli Stati Uniti. Anche in Cisgiordania, l’esercito israeliano e i coloni continuano a sottrarre territori palestinesi e attaccare la popolazione, con il totale appoggio del governo estremista israeliano.

L’appello alla solidarietà internazionale è un grido per fermare questo genocidio e sostenere la lotta del popolo palestinese per la libertà. È un appello contro il massacro in corso e contro la complicità dei governi occidentali, evidenziando l’ipocrisia nei loro doppi standard.

Solidarietà Globale fino alla Vittoria

Con lo slogan “Con la Palestina fino alla vittoria”, l’appello si rinnova, chiedendo la liberazione della Palestina. Questo grido è per la giustizia, la libertà e il rispetto dei diritti fondamentali del popolo palestinese. Si tratta di un appello per un futuro di pace e dignità per la Palestina, un paese che aspira a vivere libero dall’oppressione e a godere appieno del proprio diritto all’autodeterminazione.

La manifestazione a Perugia è stata un potente segno di solidarietà e impegno nei confronti di una causa che richiede l’attenzione globale. Mentre la folla colorata riempiva la piazza, l’appello alla libertà della Palestina è stato portato avanti con determinazione, con la speranza che la comunità internazionale possa unirsi per porre fine a decenni di sofferenza e ingiustizia.


Ecco le ultime notizie sulla situazione tra Israele e Palestina:

  • Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha rifiutato un cessate il fuoco nella guerra tra Israele e Hamas, nonostante i ripetuti appelli per una tregua umanitaria.
  • Funzionari israeliani hanno chiarito ai media ebraici che la decisione di Hamas di rilasciare le due cittadine americane tenute ostaggio, madre e figlia, è stata presa unilateralmente e che il governo di Tel Aviv non ha offerto nulla in cambio.
  • Secondo le notizie del 6 novembre, l’Idf (le forze di difesa israeliane) ha annunciato che Gaza City è circondata e che presto inizieranno i combattimenti all’interno della città.
  • Nel frattempo, le sirene d’allarme suonano a Tel Aviv, intercettati missili da Gaza.
  • Il sindacato studentesco Link ha svolto un’inchiesta per raccogliere dati sulla situazione; Nicola Cardinali, coordinatore dell’organizzazione, ci riporta come “ un campionario di quasi 300 risposte, differente in corsi e anni di frequenza, riporta che il 49,3% degli studenti è stato impossibilitato ad entrare a lezione a causa di questa situazione almeno una volta. Al 40% è successo più di tre volte.
  • Allarmi per razzi in arrivo dal Libano sono stati attivati in tutta la regione settentrionale di Israele: secondo l’esercito, sono stati sparati circa 30 razzi. In risposta l’Idf ha attaccato il territorio libanese.
  • Il ministro degli Esteri italiano Tajani ha annunciato: “Fuori dalla Striscia anche gli ultimi i nostri connazionali”.
  • Blinken in Turchia: “Lavoriamo per portare aiuti umanitari”.
  • Aperto nuovamente corridoio per consentire ai civili spostarsi al sud.

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