Prova IT-Alert: Umbria Sperimenta il Nuovo Sistema di Allarme Pubblico

Prova IT-Alert: Umbria Sperimenta il Nuovo Sistema di Allarme Pubblico

Prova IT-Alert: Umbria Sperimenta il Nuovo Sistema di Allarme Pubblico

Prova IT-Alert: Umbria – Una decina di richieste di aiuto da parte dei cittadini sono arrivate prima del messaggio, per capire come dovevano comportarsi. Un’altra decina subito dopo, anche in questo caso per avere informazioni su come gestire il telefono e il questionario. Con il passare dei minuti, qualche segnalazione di malfunzionamento del sistema: l’Agenzia nazionale dell’Umbria ha vissuto l’IT-alert nel cuore della sperimentazione, nel Centro regionale di Protezione civile, dove dirigenti e operatori erano collegati via video con la Protezione civile nazionale, le Prefetture, e i centri Prociv delle altre due regioni oggi coinvolte – Puglia e Piemonte – nella sperimentazione il nuovo sistema di allarme pubblico che consentirà di informare direttamente la popolazione in caso di gravi emergenze e che andrà ad integrare le modalità di informazione e comunicazione già in uso.

Tutto il sistema era automatico, gestito direttamente dal Dipartimento nazionale. All’arrivo del messaggio, alle ore 12.02, tutti, nella sala operativa umbra, hanno regolarmente ricevuto la segnalazione. Il centralino della Prociv regionale, il Numero unico di emergenza 112 e i vigili del fuoco hanno poi cominciato a raccogliere le richieste dei cittadini. Poche le segnalazioni di disservizi, una decina in Umbria, nella prima mezz’ora dopo le 12.02. L’IT-alert, come ha informato il dipartimento nazionale, è rimasto ”in aria” fino alle ore 13.00.

Ogni regione coinvolta poteva intervenire in diretta nel collegamento video per informare la Protezione civile nazionale sulle richieste dei cittadini. Il successo della sperimentazione – è stato spiegato – dipende dal gestore telefonico, dal sistema operativo e dal tipo di telefono. Una cittadina con l’Iphone con l’audio abbassato non ha trovato più il messaggio quando ha attivato il telefono. Un’altra non lo ha ricevuto sullo smartphone. C’è chi non è riuscito ad aprirlo o ha avuto difficoltà con il questionario. Altri lo hanno ricevuto in ritardo. Tutte segnalazioni che saranno prese in considerazione per mettere a punto l’innovativo sistema, con la collaborazione dei gestori telefonici, primo dell’avvio ufficiale di IT-alert, nel 2024.

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