Nuovo orizzonte per sanità: assistenza medica per i senza dimora

è un passo significativo verso una sanità più inclusiva

Nuovo orizzonte per sanità: assistenza medica per i senza dimora

Nuovo orizzonte per sanità: assistenza medica per i senza dimora

Nuovo orizzonte per sanità – In un contesto in cui l’autonomia differenziata rischia di frammentare il Paese anche in termini di assistenza sanitaria, emerge un raggio di speranza. La Camera ha approvato all’unanimità una proposta di legge che estende il diritto all’assistenza sanitaria, compresa l’assegnazione di un medico o pediatra di base, anche a coloro che non hanno un domicilio fisso.

Prima di questa legge, i cittadini non iscritti all’anagrafe comunale erano esclusi dall’accesso alle cure, ad eccezione delle prestazioni di emergenza nei pronto soccorso. Questa legge cerca di rimediare a questa grave lacuna, riaffermando i principi di universalità e rendendo il nostro servizio sanitario nazionale veramente inclusivo ed equo, consentendo l’accesso alle fasce più vulnerabili della società, quelle che ne hanno più bisogno.

Grazie a questa legge, si stima che si potrebbe fornire assistenza sanitaria a oltre 96.000 persone, di cui il 62% di nazionalità italiana, che erano registrate come senza dimora nel censimento sulla popolazione residente in Italia, pubblicato a dicembre 2022.

Questo provvedimento potrebbe anche portare a significativi risparmi per lo Stato, rafforzando la prevenzione e riducendo il ricorso alla medicina d’urgenza (ricordiamo che un singolo accesso al Pronto Soccorso è stimato mediamente 250 euro).

Tuttavia, questa misura non sarà applicata a tutti: sarà avviata una sperimentazione di due anni, 2025 e 2026, limitata alle 14 città metropolitane (Bari, Bologna, Cagliari, Catania, Firenze, Genova, Messina, Milano, Napoli, Palermo, Reggio Calabria, Roma, Torino e Venezia) con uno stanziamento complessivo di 2 milioni di euro. Questo permetterà di raggiungere oltre il 60% delle persone senza fissa dimora che attualmente sono prive dell’assistenza sanitaria territoriale.

Questo è un passo avanti significativo, un segno di civiltà e un’affermazione del diritto alla salute per tutti. Per questo, ci auguriamo non solo che questa misura sia riconfermata, ma che sia presto estesa a tutto il Paese.

Federconsumatori provinciale Perugia

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