Legge unanime su qualità lavoro, stop a ribasso in offerte economiche
L’Assemblea legislativa dell’Umbria ha approvato all’unanimità la proposta di legge “Qualità del lavoro e dei servizi alla persona”, presentata dalla Terza commissione consiliare, mirata a garantire il rispetto dei diritti dei lavoratori, la legalità nel mercato del lavoro, la qualità dei servizi di welfare e l’inserimento nel mondo del lavoro delle persone svantaggiate e con disabilità.
La presidente della Terza commissione, Eleonora Pace, ha illustrato l’atto in Aula sottolineando che la nuova legge mette fine alla possibilità di puntare tutto sul ribasso delle offerte economiche. Le disposizioni riguardano la qualità del lavoro e promuovono la “buona impresa” negli appalti dei servizi alla persona gestiti dalla Regione, dai Comuni, dalle aziende sanitarie regionali, dalle agenzie regionali, dagli enti strumentali regionali e dalle società partecipate dalla Regione.
Un aspetto chiave della legge è l’introduzione di un punteggio attribuito all’offerta economica, calcolato attraverso una formula che dissuade la competizione eccessiva sul prezzo. Inoltre, le stazioni appaltanti dovranno includere una clausola sociale per garantire l’assorbimento dei lavoratori direttamente impiegati dall’appaltatore uscente, a condizioni equivalenti a quelle stabilite nel contratto d’appalto precedente.
La presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, ha commentato positivamente l’approvazione unanime, sottolineando che la legge si allinea al nuovo Codice degli appalti nazionale per migliorare le prestazioni, la professionalità dei lavoratori e il loro giusto compenso. Tesei ha annunciato l’imminente lavoro sul regolamento e ha manifestato consapevolezza delle sfide nell’allocazione delle risorse, ribadendo l’attenzione della regione al sistema di welfare.
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