Emergency e liceo artistico B. di Betto ancora insieme per ricordare: Afghanistan dentro la guerra
E’ proprio il caso di affermare che una squadra vincente non si cambia come è per il tandem Emergency e Liceo “B. di Betto” di Perugia, che si sono trovati nuovamente assieme per la presentazione di una mostra fotografica dal titolo “Afghanistan dentro la guerra”, inaugurata il 30 aprile con la partecipazione della Preside del Liceo Prof. Rossella Magherini presso la Domus Pauperum di Corso Garibaldi in Perugia.
L’allestimento delle immagini, l’apertura al pubblico e la possibilità di essere guidati nel percorso rientra in un PCTO (percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento) curato dalla docente Stefania Sisani che vede coinvolte le classi IV A, IV B, IV E, V A dell’Istituto. La coordinatrice di Emergency per l’Umbria Brunetta Bellucci si è detta soddisfatta per il lavoro fatto dai ragazzi, che, come nelle passate collaborazioni, si sono dimostrati all’altezza del compito affidato loro. La Domus, luogo antico e suggestivo, edificato nel 1507 dal Collegio della Mercanzia per il ricovero dei bisognosi, è decisamente il contenitore adatto per ospitare il viaggio virtuale che lo spettatore si trova a percorrere attraverso delle istantanee che vanno dal Centro chirurgico per vittime di guerra di Kabul al Centro di Lashkar-gah, fino a Anabah, nella valle del Panshir, dove Emergency ha un ospedale chirurgico e pediatrico e un Centro di maternità fino a raggiungere alcuni dei quarantaquattro posti di primo soccorso distribuiti nel Paese.
Scatti, fatti da maestri di grande calibro quali Metodo, Grimaldi, Marucci, Piscitelli, Willcocks, Salvinelli, che, oltre a essere opere d’arte esse stesse, sanno cogliere aspetti inediti, quotidiani e atroci del conflitto in corso in Afghanistan e centrano magistralmente il volto più profondo di questo straziato Paese: quello delle sue tante vittime, di cui moltissimi civili, bambini, donne, anziani, segnati indelebilmente da questo ventennale conflitto. Plaudiamo all’allestimento che, in grado di permettere un percorso di visione – riflessione, ha saputo garbatamente affiancare testi sulle attività di Emergency e focus dei dati relativi alle vittime dell’ultimo ventennio oltre a un’ultima lettera del medico Gino Strada, che riporta alla memoria la sua missione, durata per tutta la sua vita sempre nella provata convinzione che “non esistono scommesse impossibili”. All’uscita si può prendere un biglietto arrotolato, legato con “lo straccio di pace”, modo semplice ma efficace per esprimere il ripudio alla guerra di Emergency dove si legge una rivisitazione della locuzione latina dello scrittore romano Publio Vegezio Renato… ”si vis pacem, para PACEM”. La mostra rimarrà aperta sino al 14 maggio, dal lunedì al venerdì dalle 16.00 alle 18.00; il sabato dalle 16.00 alle 19.00.
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