Detenuti, 4 per cento è psicotico il 65 ha disturbi personalità, il 10 depresso
Il 4% dei detenuti è affetto da disturbi psicotici, contro l’1% della popolazione generale. La depressione colpisce il 10% dei reclusi, mentre il 65% convive con un disturbo della personalità. Significativa, infine, la percentuale di popolazione carceraria che soffre di disturbo da stress post-traumatico, con particolare riferimento ai detenuti migranti: si va dal 4% al 20%. II dati sono stati comunicati oggi dall’agenzia nazionale DIRE.
Da queste necessità nasce il progetto ‘Insieme – Carcere e salute mentale’, avviato a fine 2016 come risposta concreta all’isolamento e lo shock che la detenzione può veicolare, facendo esplodere o aggravando le malattie mentali.
“Nelle carceri il problema è molto delicato-spiega Enrico Zanalda, presidente della Società italiana di psichiatria (Sip)- Sicuramente il tasso di disturbi psichici è molto elevato ma è anche legato a disturbi che non hanno influenza sulla commissione del reato. Legati, piuttosto, alla condizione di detenzione. E quindi vanno trattati dal personale che assiste i detenuti all’interno del carcere”.
Il progetto ‘Insieme‘ ha coinvolto 16 istituti penitenziari italiani per 3 anni, giungendo alla pubblicazione di un Percorso diagnostico terapeutico assistenziale (Pdta) per una gestione unitaria e multidisciplinare dei disturbi psichiatrici nelle carceri italiane.
L’esigenza a cui il progetto mira, dunque, è quella di “una stretta collaborazione fra le diverse figure professionali, che sono coinvolte nella gestione del paziente-detenuto”, commenta Massimo Clerici, presidente della Società italiana di psichiatria delle dipendenze.
Il progetto, promosso dalla Società italiana di medicina e sanità penitenziaria, con il patrocinio della Società italiana di psichiatria, della Società italiana di psichiatria delle dipendenze e con il supporto incondizionato di Otsuka e Lundbeck, non si chiude con il 2019. Nel 2020, infatti, l’impegno del board scientifico e delle aziende sponsor si concentrerà sulla realizzazione di una nuova fase progettuale in ambito Rems, che identifichi chiaramente un puntuale percorso formativo rivolto agli operatori tutti.
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