Consegnata Medaglia d’Onore alla Memoria di Giovanni Manciati
Si è svolta nella tarda mattinata di oggi 27 Gennaio 2021 “Giorno della Memoria” presso la Sala Consiliare del Comune di Orvieto, la cerimonia di conferimento della Medaglia d’Onore alla Memoria del Sig. GIOVANNI MANCIATI, nato a San Casciano dei Bagni (Siena) il 13 agosto 1923.
Già residente ad Orvieto, Giovanni Manciati militare dell’esercito italiano, fu internato nel campo di Stammlager V A Magstadt dal 10 settembre 1943 al 1° luglio 1945.
Nel rendere omaggio alle vittime dell’Olocausto e a coloro che hanno subìto la deportazione, la prigionia e la morte, il Prefetto, Emilio Dario Sensi ha esortato i presenti a conservare e coltivare la memoria di eventi e momenti tragici della nostra storia e riaffermare i valori di dignità, uguaglianza e libertà di ogni essere umano.
Visibilmente commosso, Francesco Manciati ha ricordato che furono oltre 650 i militari italiani internati nello stesso campo di Stammlager V A Magstadt ma anche che il padre non ha mai raccontato ai familiari le privazioni e le costrizioni di quel periodo di segregazione. “Dalle lettere che riceveva a casa – ha testimoniato – e solo dalla intensa attività svolta per lunghi anni dall’Associazione nazionale militari internati che ha lavorato sulle fonti e recuperato tante notizie, siamo venuti a conoscenza di quel suo triste passato. Dopo la sua morte abbiamo così riscoperto e maggiormente apprezzato il grande insegnamento che ci ha lasciato: l’educazione civica e il senso dello Stato”.
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“E’ forte l’emozione nell’ascoltare storie e racconti ancora in gran parte sconosciuti che riemergono da ricerche storiche su lettere, diari, scritti e testimonianze di reduci o ricordi di familiari e amici” ha detto il Sindaco, Roberta Tardani.
Nel ringraziare il Prefetto di Terni e il Sig. Francesco Manciati per la sua sentita testimonianza ha quindi sottolineato che “oggi più che mai l’insegnamento civico e il rispetto dei valori umani comuni, sono una necessità per noi tutti e in special modo per le giovani generazioni”.
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