Approvato odg Nicola Volpi su anziani a Perugia, attività sociali
Soddisfazione del consigliere Nicola Volpi (Progetto Perugia) per l’approvazione dell’OdG da lui presentato sull’incentivazione di attività sociali rivolte agli anziani ed in particolare l’attività motoria nel post Covid.
Ieri in Consiglio Comunale è stato approvato all’unanimità l’ordine del giorno, da me presentato a nome di tutto il gruppo, volto ad incentivare le attività sociali per gli anziani, in particolare l’attività motoria post Covid.
L’atto impegna l’Amministrazione a promuovere il benessere fisico e psichico degli anziani, ampliando l’offerta di spazi per le attività sociali e motorie a loro dedicate, mettendo a disposizione gli spazi necessari (palestre, piscine, cva) di sua proprietà, affinché le attività sociali rivolte agli anziani possano essere agevolate così da recarne loro beneficio sia dal punto di vista fisico che sociale. La popolazione anziana, infatti, è stata così duramente provata dal lungo periodo di emergenza sanitaria, in particolare le conseguenti restrizioni dei contatti personali hanno avuto ricadute importanti sulla tenuta delle relazioni, fattore decisivo per la qualità della vita, soprattutto nel caso degli anziani. Nella terza età il ritiro sociale, la rinuncia forzata alle relazioni familiari, amicali e di vicinato, possono avere serie ripercussioni sul senso di sicurezza e sulla salute. Tenuto quindi conto delle iniziative promosse sul territorio, tra cui il progetto “La terza età in palestra” presentato dal coordinamento del Centro Socio-Culturale di Perugia che prevede lo svolgimento delle attività consentite dal protocollo di sicurezza per il contenimento del contagio da Covid 19 e secondo le linee guida elaborate dall’Ufficio per lo Sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri, è necessario che spazi come cva, piscine e palestre siano a disposizione anche per sostenere questa fascia della popolazione.
Negli studi sul fenomeno dell’invecchiamento, infatti, si sottolinea il ruolo fondamentale dei contatti sociali nel contribuire alla qualità della vita dell’anziano, non solo in termini di mantenimento di uno stile attivo, dinamico e indipendente, ma anche nel rispondere ai bisogni di protezione, sicurezza e appartenenza che si intensificano in età avanzata. Il ritiro sociale e l’esclusione dalle relazioni familiari, da quelle informali costituite dalle amicizie e dalla rete di vicinato, può dunque minare il senso di sicurezza e la salute degli anziani.
È importante quindi che iniziative come quelle promosse da questo atto, vadano ad alleviare il disagio di queste persone, nell’ottica di migliorarne la qualità della vita e favorire una ripresa delle attività quanto più possibile regolare.
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