Spoleto, affetto da mieloma multiplo non può lavorare né chiedere la pensione anticipata

Spoleto, affetto da mieloma multiplo non può lavorare né chiedere la pensione anticipata. Parte una raccolta fondi

“Mio padre ha 58 anni, è affetto da mieloma multiplo, un tumore aggressivo che colpisce il midollo osseo e provoca fratture diffuse in tutto lo scheletro. A oggi, dopo aver richiesto la pensione anticipata per impossibilità al lavoro, ci è stata rifiutata perché mancano circa due anni di contributi negli ultimi cinque per accedervi”.

Alessia Pacifici, figlia di Paolo, di Spoleto, in provincia di Perugia, ha lanciato una raccolta fondi su GoFundMe per completare il pagamento dei contributi del padre e fare in modo che si possa dedicare interamente ai suoi problemi di salute.

“Ha lavorato fin da giovane – scrive la figlia – ha più di 35 anni di contributi e ancora oggi non ha diritto alla pensione in quanto l’azienda per cui ha lavorato ha fallito circa 5 anni fa e da quel momento – prosegue – non è più riuscito a trovare un lavoro, anche a causa della malattia, che ancora non era stata diagnosticata, e dei dolori ossei”.

Adesso Paolo, si legge, “ha iniziato la chemioterapia e tra qualche mese dovrà sottoporsi ad autotrapianto di staminali per combattere la malattia”.

La raccolta, che ha superato i 1400 euro, è raggiungibile al link https://it.gf.me/v/c/4srp/aiuto-per-paolo-affetto-da-mieloma-multiplo

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