Ad Olmo (Pg) una via intitolata a Don Ottavio Posta

Ad Olmo (Pg) una via intitolata a Don Ottavio Posta

Ad Olmo (Pg) una via intitolata a Don Ottavio Posta

Il Comune di Perugia omaggia la memoria di don Ottavio Posta (1882-1963), annoverato fra i Giusti fra le nazioni per la sua azione a favore degli ebrei durante l’Olocausto, attraverso l’intitolazione di una via nella zona di Olmo. La cerimonia si è svolta giovedì pomeriggio alla presenza dell’assessore ai servizi civici Edi Cicchi, dell’assessore Gabriele Giottoli in qualità di proponente, dell’Arcivescovo Emerito Gualtiero Bassetti e dell’assessore di Magione Vanni Ruggeri. Tra i partecipanti anche Gianfranco Cialini, autore di importanti ricerche storiche sulla figura del presbitero.

Don Posta ha guidato la parrocchia di Isola Maggiore dal 1915 alla sua morte. E’ stato riconosciuto Giusto fra le Nazioni per quanto avvenuto nella notte tra il 19 e 20 giugno 1944, quando con un gruppo di pescatori, rischiò la vita per traghettare e portare in salvo presso gli alleati decine di ebrei che stavano per essere catturati dai nazisti e deportati in Germania. Per il medesimo motivo il 18 gennaio 2008 gli è stata conferita la medaglia d’oro al merito civile alla memoria dalla Presidenza della Repubblica italiana.

Giottoli ha ricordato di aver avanzato la richiesta di intitolazione alla commissione Toponomastica perché segni e simboli possono unire i territori, nella fattispecie Perugia e il Trasimeno, e far sì che la storia non si dimentichi. Anche l’assessore Cicchi ha richiamato il tema dell’unità delle comunità favorita dal ricordo di figure significative come Don Posta. “Abbiamo spesso intitolato spazi pubblici a sacerdoti che hanno storie meno conosciute ma che sono rimasti comunque nel cuore delle persone che li hanno conosciuti – ha detto -. In questo caso ci troviamo di fronte a una figura il cui valore travalica il contesto locale. Non a caso è stato scelto, per richiamarne la memoria, uno spazio al confine del territorio comunale: un’iniziativa simbolica che esprime la volontà di costruire ponti in un tempo in cui, a causa di veri e propri conflitti, si erigono muri”.

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