8 marzo, un pensiero alle donne ucraine, afghane e tutte

8 marzo, un pensiero alle donne ucraine, afghane e tutte
Donatella Tesei

8 marzo, un pensiero alle donne ucraine, afghane e tutte

“Il ruolo della donna nella nostra società, le difficoltà a trovare terreno fertile per affermarsi professionalmente, la tutela dai soprusi fisici e psicologici, l’ottenimento di una vera parità. Sono molteplici le tematiche che riguardano la donna, tematiche che in una giornata come quella di oggi sono al centro del palcoscenico, ma che è necessario siano il fulcro del dibattito e dell’azione quotidiana di tutti noi perché solo con il costante impegno comune, ognuno nel proprio ruolo, si creano i presupposti, culturali e materiali, affinché le donne possano far coesistere al meglio la vita privata con quella professionale e possano ottenere una vera pari dignità di genere”.

E’ quanto afferma la presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, in occasione della Giornata internazionale della donna.

“Non dobbiamo mai dimenticare la strada fatta e le conquiste ottenute – afferma la Presidente – ma dobbiamo altrettanto essere consapevoli del maggiore sforzo che spesso le donne devono fare per ottenere le stesse opportunità e considerazione degli uomini. Non è una lotta di contrapposizione di genere, ma il riconoscimento di un diritto sacrosanto in una società che possa considerarsi evoluta e civile”.

“In questa giornata– ha concluso la Presidente Tesei – un pensiero non può che andare alle donne che nel mondo vivono situazione estremamente difficili e violente, come ad esempio le donne ucraine, le donne afghane e tutte coloro che vivono in realtà dove anche i diritti universali e fondamentali vengono calpestati quotidianamente”.

1 Commento

  1. Sono d’accordo con la Presidente. Per le donne è ancora più difficile affermarsi perchè spesso la vita privata e quella professionale difficilmente possono coesistere. Comunque, la pari dignità di genere non si raggiunge con le “quote rosa”, ma attraverso la cultura e una educazione finalizzata al riconoscimento della parità di genere fin dalla giovane età. Come si spiega che Lei è l’unica Presidente di Regione e l’On. Meloni è l’unica Presidente di un Partito? Perchè nel comune sentire, che deriva da un passato in cui solo il genere maschile poteva accedere a certe posizioni “apicali”, la donna viene ancora ritenuta la “regina del focolare”. Ancora abbiamo molta strada da fare. Un cattivo esempio viene dai Partiti, dove le donna hanno poco spazio sebbene i “capibastone” predichino la parità di genere.

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