Riciclaggio aggravato arrestato straniero, mandato arresto europeo

a Polizia di Stato di Foligno ha arrestato un cittadino nigeriano regolare in Italia

Riciclaggio aggravato arrestato straniero, mandato arresto europeo

Riciclaggio aggravato arrestato straniero, mandato arresto europeo

Riciclaggio aggravato arrestato – La Polizia di Stato di Foligno ha arrestato un cittadino nigeriano di 34 anni, il quale era regolarmente presente in Italia ma era destinatario di un Mandato di Arresto Europeo emesso dalla Svezia per il reato di riciclaggio aggravato. L’arresto è avvenuto durante i controlli di routine effettuati in Stazione, quando il comportamento sospetto dell’uomo ha attirato l’attenzione degli agenti.

Il cittadino nigeriano aveva dichiarato di essere in attesa di prendere un treno regionale diretto ad Ancona. Tuttavia, ulteriori verifiche hanno rivelato la sua situazione legale. Dopo essere stato identificato, è emerso che era soggetto a un Mandato di Arresto Europeo emesso dalle autorità svedesi.

L’uomo è stato quindi condotto presso gli uffici della Polizia Ferroviaria, dove è stato arrestato in ottemperanza alle disposizioni del Pubblico Ministero. Attualmente è detenuto presso la Casa Circondariale di Spoleto in attesa delle procedure giudiziarie necessarie.


Il mandato di arresto europeo è una decisione giudiziaria emessa da uno Stato membro dell’Unione Europea in vista dell’arresto e della consegna di una persona ricercata per l’esercizio di azioni giudiziarie in materia penale o per l’esecuzione di una pena o di una misura di sicurezza privativa della libertà personale. Si tratta di uno strumento che sostituisce, in parte, la procedura ordinaria di estradizione, basato sul principio della fiducia reciproca tra gli Stati membri.

L’emissione e l’esecuzione del mandato di arresto europeo sono attività riservate all’autorità giudiziaria, mentre il Ministro della Giustizia svolge una funzione amministrativa di ricezione e trasmissione degli atti. Il mandato di arresto europeo può essere disposto in caso di condanna per reati puniti con una pena non inferiore a 12 mesi ovvero in caso di condanna non inferiore a 4 mesi.

Esistono alcuni motivi di rifiuto della consegna del ricercato, previsti dalla legge italiana, come ad esempio la violazione dei principi di un processo equo, il divieto di ne bis in idem, la minore età o la gravidanza della persona ricercata. La consegna deve avvenire entro 90 giorni dalla data dell’arresto o, se la persona ricercata acconsente alla consegna, entro 10 giorni1.

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