Bando termovalorizzatore sospeso, centrodestra critica

Decisione dell’AURI provoca reazioni politiche accese

Bando termovalorizzatore sospeso, centrodestra critica
andrea sisti

 

Bando termovalorizzatore sospeso, centrodestra critica

Il consiglio direttivo dell’AURI (Autorità Umbra Rifiuti e Idrico), presieduto da Andrea Sisti, ha deciso di sospendere temporaneamente la procedura per il bando relativo alla realizzazione di un termovalorizzatore in Umbria. La decisione è stata ufficializzata al termine della riunione del consiglio direttivo e ha generato immediate reazioni nel panorama politico regionale, con il centrodestra che ha espresso forti critiche.

La sospensione arriva in un momento in cui la questione dei rifiuti e della loro gestione è particolarmente dibattuta nella regione. Il termovalorizzatore, pensato per ottimizzare il trattamento dei rifiuti e ridurre l’impatto ambientale, era stato inserito come progetto strategico per il piano regionale. Tuttavia, il consiglio dell’AURI, composto da amministratori e tecnici, ha deciso di fermare temporaneamente la procedura per approfondire ulteriori valutazioni tecniche e normative.

Le motivazioni della sospensione

Secondo quanto dichiarato da Andrea Sisti, presidente dell’AURI, la scelta di sospendere il bando è legata alla necessità di analizzare in modo più approfondito alcuni aspetti tecnici relativi all’impatto ambientale e ai costi del progetto. “La nostra priorità è garantire la massima trasparenza e valutare tutte le opzioni possibili per un sistema di gestione rifiuti che sia sostenibile ed efficace”, ha spiegato Sisti durante una conferenza stampa.

Il consiglio ha inoltre sottolineato che la decisione non rappresenta un abbandono del progetto, ma una pausa necessaria per evitare criticità future e rispettare i tempi dettati dalle normative europee.

Le reazioni del centrodestra

La sospensione del bando ha scatenato una dura reazione da parte delle forze di centrodestra, che accusano l’AURI e la presidenza di Sisti di rallentare un progetto fondamentale per il miglioramento della gestione dei rifiuti in Umbria. Esponenti di Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia hanno parlato di “immobilismo” e “scelte che penalizzano il territorio”.

Marco Squarta, europarlamentare di  Fratelli d’Italia, ha dichiarato: “Questa sospensione è l’ennesimo segnale di una gestione che non ha visione strategica. Il termovalorizzatore è un’infrastruttura necessaria per affrontare il problema dei rifiuti nella nostra regione e rispettare gli standard europei”.

Anche Valerio Mancini, della Lega, ha criticato la decisione, definendola “un passo indietro che rischia di lasciare l’Umbria indietro rispetto ad altre regioni italiane”.

Prossimi passi e calendario

Nonostante le critiche, il consiglio direttivo dell’AURI ha annunciato che entro il primo trimestre del 2025 sarà pubblicato un nuovo documento di programmazione, che terrà conto delle analisi attualmente in corso.

Il calendario delle prossime attività sarà il seguente:

  • Gennaio 2025: Revisione delle analisi tecniche e ambientali.
  • Febbraio 2025: Consultazione con enti locali e associazioni di categoria.
  • Marzo 2025: Presentazione del nuovo piano strategico.

La vicenda rimane dunque aperta e sarà oggetto di ulteriori dibattiti nei prossimi mesi.

Conclusioni

La sospensione del bando per il termovalorizzatore rappresenta un tema cruciale per il futuro della gestione dei rifiuti in Umbria. Mentre l’AURI punta a garantire una maggiore sostenibilità e trasparenza, le critiche del centrodestra evidenziano la polarizzazione politica su un tema di interesse strategico per la regione. Il confronto continuerà a svilupparsi nei prossimi mesi, con l’attenzione puntata sul piano che sarà presentato nel 2025.

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