Umbria, 15esima in Italia per Testamenti Biologici: 1 DAT ogni 252 Abitanti

L'Associazione Luca Coscioni lancia una nuova indagine sull'applicazione della legge sul testamento biologico

Umbria, 15esima Italia Testamenti Biologici: 1 DAT ogni 252 Abitanti

Umbria, 15esima in Italia per Testamenti Biologici: 1 DAT ogni 252 Abitanti

L’Umbria si colloca al 15esimo posto nella classifica nazionale per i Testamenti Biologici depositati, con una media di 1 DAT (Disposizione Anticipata di Trattamento) ogni 252 abitanti maggiorenni. Questi dati emergono da una nuova indagine promossa dall’Associazione Luca Coscioni.

La settimana informativa sul Fine Vita è appena iniziata al Numero Bianco (06\99313409), dove è possibile ottenere tutte le informazioni sul deposito DAT e scaricare il modulo.

I dati raccolti riguardano 81 comuni su 92 in Umbria, con un totale di 2.755 DAT depositate. Di queste, il 98,8% è stato trasmesso alla Banca dati, mentre l’1,2% non è ancora stato trasmesso.

Per quanto riguarda le province, Perugia ha depositato 1.790 DAT, mentre Terni ne ha depositate 965. In termini di rapporto DAT/abitante, Terni ha 1 DAT ogni 188 abitanti, mentre Perugia ha 1 DAT ogni 286 abitanti.

La top ten dei comuni per DAT depositate vede Terni in testa con 627 DAT, seguita da Perugia con 326 DAT. Completano la top ten Foligno (PG) con 223 DAT, Spoleto (PG) con 138 DAT, Corciano (PG) con 110 DAT, Città di Castello (PG) con 101 DAT, Bastia Umbra (PG) con 99 DAT, Magione (PG) con 83 DAT, Gubbio (PG) con 82 DAT e Orvieto (TR) con 69 DAT.

In assenza della Relazione del Ministero della Salute, che secondo la legge 219/2017 doveva essere pubblicata il 30 aprile, l’Associazione Luca Coscioni ha promosso un accesso agli atti generalizzato ai Comuni italiani. L’obiettivo è chiedere quante DAT sono state ricevute dall’entrata in vigore della legge a oggi e quante di queste sono state trasferite alla Banca dati nazionale.

Complessivamente in Italia, i Comuni che hanno risposto ad almeno una delle due indagini sono stati 6.097, ossia il 77,2% del totale del Paese, con 4.533 enti che hanno fornito un aggiornamento sui dati al 31 dicembre 2023. Più in generale, sono 230.940 le DAT che risultano depositate nei 6.096 Comuni. Ciò significa una DAT ogni 191 maggiorenni.

“Anche sul testamento biologico siamo costretti a sostituirci allo Stato nel fornire informazioni e servizi alla persona a causa dell’inazione delle istituzioni.” – dichiarano Filomena Gallo e Marco Cappato, segretario nazionale e tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni.

Da oggi e per una settimana una équipe di medici, tra i quali il Dottor Mario Riccio, anestesista che aiutò Welby a morire e che curò la parte tecnica del primo suicidio medicalmente assistito in Italia, rafforzeranno il team di volontari del “Numero Bianco” (06\99313409) rispondendo a tutte le domande dei cittadini sulle DAT.

Anche al “Numero Bianco” dell’Associazione Luca Coscioni sono aumentate le richieste di informazioni sul fine vita. Negli ultimi 12 mesi sono arrivate 15.559 richieste di informazioni, con una media di 43 richieste al giorno e un aumento del 28% rispetto al 2022. In dettaglio: 3.302 scambi di informazioni su eutanasia e suicidio medicalmente assistito (+43%) e 823 scambi sull’interruzione delle terapie e la sedazione palliativa profonda (+27%).

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