Stabilizzazione personale reclutato durante l’emergenza covid all’interno del sistema sanitario regionale

Stabilizzazione personale reclutato durante l'emergenza covid all'interno del sistema sanitario regionale

Stabilizzazione personale reclutato durante l’emergenza covid all’interno del sistema sanitario regionale

L’Assemblea legislativa dell’Umbria ha discusso oggi l’interrogazione a risposta immediata presentata dai consiglieri regionali Simona Meloni, Michele Bettarelli, Tommaso Bori e Fabio Paparelli (Pd) sulla “stabilizzazione personale sanitario, dirigenziale e non dirigenziale, sociosanitario, amministrativo, tecnico e professionale reclutati durante l’emergenza covid all’interno del sistema sanitario regionale. Intendimenti della Giunta regionale a riguardo, a seguito dell’ultimo accordo sottoscritto con i sindacati e le istituzioni sanitarie regionali”.

Illustrando l’atto in Aula, Meloni ha spiegato che “il 18 ottobre 2023 la Regione Umbria, le Aziende Sanitarie regionali, le Rappresentanze sindacali del Personale del Comparto Sanità e le Rappresentanze sindacali del personale area dirigenza, hanno sottoscritto l’accordo attualizzato e finalizzato all’applicazione delle ultime disposizioni normative che ricomprendono nel procedimento di stabilizzazione, il personale dirigenziale e non dirigenziale sanitario, socio-sanitario, amministrativo, tecnico e professionale reclutato dagli enti del Servizio sanitario nazionale, anche con contratti di lavoro flessibile, anche qualora non più in servizio. Nell’accordo si è stabilito che tutte le quattro Aziende sanitarie regionali, procederanno, preferibilmente, entro il 31 dicembre 2023, a pubblicare l’avviso finalizzato a raccogliere le manifestazioni di interesse alla stabilizzazione del personale e che a seguito della ricognizione le stabilizzazioni saranno operate dalle Aziende fino al 31 dicembre 2024.

La possibilità per gli enti del servizio sanitario di stabilizzare il personale assunto a tempo determinato durante l’emergenza rappresenta un’ occasione unica in risposta alle esigenze delle Aziende sanitarie e ospedaliere, che non possiamo rischiare di perdere. È quindi necessario ed urgente che la Giunta regionale e l’assessore competente affrontino, senza ritardi, le questioni legate alla stabilizzazione del personale sanitario coinvolto, per cui si auspica una rapida attuazione delle misure stabilite dall’accordo. E chiariscano quante sono le stabilizzazioni del personale sanitario finora effettuate; se è stata effettuata una ricognizione del personale precario che opera, o ha operato, all’interno delle Aziende sanitarie ed ospedaliere e che rientrerebbe, grazie al possesso dei requisiti, nelle procedure di stabilizzazione; i tempi certi dell’uscita dell’avviso per il raccoglimento delle manifestazioni di interesse per la stabilizzazione del personale”. L’assessore Paola Agabiti ha risposto che: “nel 2023 sono state stabilizzate 341 unità di personale.

Per il personale precario che opera o ha operato nella sanità regionale sono in corso di pubblicazione gli avvisi pubblici per le stabilizzazioni e solo all’esito di esse avremo i numeri precisi. Le Aziende sanitarie, nei limiti di spesa consentiti, procederanno entro il 31 dicembre 2023 alla pubblicazione delle manifestazioni di interesse per la stabilizzazione del personale in oggetto.

L’azienda ospedaliera di Terni ha adottato l’avviso pubblico che scade il 10 gennaio 2024 per i candidati che abbiano maturato i requisiti nel 2023 o al 10 gennaio 2025 per chi maturerà i requisiti nel 2024. L’azienda ospedaliera di Perugia pubblicherà un analogo avviso in questa settimana. Alla luce degli esiti delle procedure verranno definiti numeri e modalità esatte delle stabilizzazioni nelle diverse strutture”. La consigliera Meloni ha replicato auspicando che “il personale stabilizzato possa continuare ad operare nel sistema sanitario regionale mettendo a valore l’esperienza maturata”

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