Somministrazioni vaccini covid, Umbria in testa in Italia, 91,79 per cento
Tra le regioni che hanno somministrato più dosi rispetto a quelle consegnate, ci sono Umbria (91,79%), Veneto (91,42%), Emilia Romagna (89,97%) e Puglia (89,91%). I dati sono forniti da Agenas, l’agenzia avvisa che c’è ancora forte variabilità fra le regioni.
“Ad esempio – scrive l’Agenzia nazionale di stampa associata – tra gli over 80 che hanno ricevuto almeno la prima dose del vaccino si va dal 55% della Sicilia al 90% in Veneto, mentre per la fascia 70-79 anni con la prima dose si va dall” 11% della Basilicata al 57% della provincia autonoma di Bolzano”.
Il dato emerge dall’analisi condotta e presentata oggi dal Laboratorio Management e Sanità della Scuola Superiore Sant’ Anna di Pisa con l’Agenas (Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali). Sulla base dei dati messi a disposizione dalla Protezione Civile e dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, aggiornati al 17 aprile, si può vedere che tra le regioni che hanno somministrato più dosi rispetto a quelle consegnate, ci sono Umbria (91,79%), Veneto (91,42%), Emilia Romagna (89,97%) e Puglia (89,91%). Agli ultimi tre posti Calabria (75,99%), Basilicata (78,09%) e Sicilia (82,35%).
Chi ha vaccinato di più il personale scolastico, almeno con una dose, sono stati Molise (99,80%), Friuli Venezia Giulia (92,50%) e Abruzzo (92,06%). I peggiori su questo fronte Liguria (40.39%), Sardegna (48,95%) e Calabria (49,88%).
Meno variabilità si riscontra nella copertura vaccinale degli ospiti delle Rsa con una dose, con 10 regioni (Toscana, Sardegna, Piemonte, provincia autonoma di Trento, Molise, Marche, Lombardia, Lazio, Friuli Venezia Giulia e Calabria) che hanno già raggiunto il 100% degli ospiti, e l” Abruzzo il 97,58%. Calabria (99,3%) e Basilicata (97,37%) invece sono le prime due regioni per operatori sanitari di Rsa vaccinati con la prima dose. (ANSA).
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