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Sindacati critici sulla responsabilità scaricata sui lavoratori dei Cup
I sindacati Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil hanno rilasciato una nota critica riguardo al tentativo di scaricare la responsabilità sui lavoratori dei Cup (Centri Unici di Prenotazione) per le disfunzioni nel sistema di prenotazione delle prestazioni sanitarie in Umbria. Secondo i sindacati, i lavoratori dei Cup non hanno alcuna discrezionalità nell’indicare le prestazioni mediche da effettuare, ma si attengono semplicemente alle disposizioni provenienti dal servizio sanitario regionale.
Il sistema operativo a disposizione degli operatori dei Cup, infatti, non consente un intervento arbitrario per accelerare o meno i tempi di prenotazione delle visite o degli esami medici. Inoltre, i sindacati sottolineano che se ciò fosse possibile, sarebbe da considerare eticamente discutibile in quanto non conforme ai dettami contrattuali.
I sindacati ricordano che gli operatori dei Cup sono quotidianamente in prima linea per garantire agli utenti l’accesso alle prestazioni sanitarie e non possono essere ritenuti responsabili degli eventuali disservizi. Piuttosto, le criticità evidenziate riflettono la necessità di una maggiore integrazione tra la rete ospedaliera e la sanità territoriale, al fine di garantire la centralità della sanità pubblica e limitare il ricorso alle strutture private.
Secondo i sindacati, le affermazioni della direzione aziendale che scaricano sui dipendenti responsabilità che in realtà sono in capo alla gestione della sanità in Umbria, non sono condivisibili. Gli operatori del Cup, infatti, rispondono alle direttive del sistema sanitario regionale e non hanno il potere di modificare le criticità di un sistema che spetta alla politica risolvere.
In conclusione, i sindacati auspicano un confronto concreto con le istituzioni regionali al fine di sanare le attuali criticità del sistema sanitario attraverso una diversa programmazione e organizzazione dei servizi, in grado di rispondere in maniera puntuale al diritto universale alla salute.
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