Scende frequenza forme gravi streptococco A, dopo Covid

studio a Milano indaga su forte aumento casi nella scorsa stagione

Scende frequenza forme gravi streptococco A, dopo Covid

Scende frequenza forme gravi streptococco A, dopo Covid

Scende frequenza forme gravi – “Nell’ultimo trimestre del 2022 e nel primo trimestre del 2023 i nostri centri hanno registrato un forte aumento dei casi di streptococco di gruppo A. L’aumento maggiore è stato osservato nelle infezioni invasive, che hanno raggiunto 34 casi nel primo trimestre del 2023, oltre 3 volte superiori al numero medio di casi dello stesso periodo stagionale negli anni pre-pandemici”. E’ stato questo il punto di partenza dell’indagine condotta da un gruppo di ricercatori del Policlinico di Milano e dell’Istituto clinico Humanitas di Rozzano, alle porte del capoluogo lombardo. Un copione che era stato già osservato anche con il virus respiratorio sinciziale (Rsv) nei più piccoli, ma che nel caso del batterio che provoca la scarlattina ha invece interessato più gli adulti. I dati milanesi raccolti dagli autori dello studio pubblicato su ‘Frontiers in Microbiology’, relativi alla scorsa stagione, confermano quanto era stato osservato anche a livello internazionale. In Ue era scattato un alert proprio sul picco di forme invasive e più gravi rilevato dopo gli anni di pandemia e di misure anti-contagio.

I dati dei due centri mostrano che gli adulti rappresentano la maggior parte delle infezioni invasive (82,9 % contro il 17,1% rappresentato dai bambini). Tra settembre 2022 e marzo 2023, nei due ospedali oggetto dello studio sono state identificate 179 infezioni di streptococco A (Gas) confermate in laboratorio. Su 28 casi per i quali i ricercatori hanno potuto analizzare il profilo genetico, il 67,9% erano over 18, principalmente maschi. Età media fra gli adulti: 58,5 anni. Cinque pazienti (17,9%) hanno richiesto il ricovero in terapia intensiva, 6 sono morti durante il ricovero.

Come sta andando adesso? “Non abbiamo ancora i dati completi e non possiamo ancora dire come è andata la stagione 2023-2024, perché siamo ancora a inizio febbraio e ci aspettiamo anche che possano arrivare altri casi nei prossimi mesi – premette all’Adnkronos Salute Alessandra Bandera, direttrice della Struttura complessa di Malattie infettive del Policlinico di Milano, fra gi autori del lavoro – Complessivamente, dal nostro osservatorio ci sono stati altri casi” severi, di malattia invasiva, “ma un po’ meno frequenti rispetto a quelli che avevamo osservato”, puntualizza. “Dall’altro lato è aumentata un po’ la sensibilità diagnostica”. Quindi si intercettano più infezioni perché il batterio si cerca di più.

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