Sanità in Umbria: un esodo di manager denuncia il Pd

Sanità in Umbria: un esodo di manager denuncia il Pd

Sanità in Umbria – Tommaso Bori, consigliere regionale del Partito Democratico e vicepresidente della Commissione Sanità, ha recentemente espresso preoccupazione per la crescente tendenza dei manager sanitari a lasciare l’Umbria. Secondo Bori, l’elenco di coloro che hanno deciso di abbandonare la regione continua ad allungarsi, segno di un sistema sanitario regionale che sta perdendo il suo fascino.

Bori ha puntato il dito contro la Giunta Tesei, sostenendo che la destra si è dimostrata incapace di offrire prospettive alla sanità pubblica e di garantire continuità alle direzioni sanitarie. Questa situazione ha portato a quello che Bori definisce un “smantellamento” della sanità pubblica.

Il caso più recente riguarda il direttore dell’Azienda ospedaliera di Perugia, De Filippis, che è il ventesimo manager della sanità che si appresta a lasciare l’Umbria negli ultimi quattro anni. Secondo Bori, questo rappresenta un nuovo record negativo per la Giunta Tesei.

La presidente della Regione, Donatella Tesei, sembra non preoccuparsi di questa situazione, nonostante l’evidente declino dell’attrattività del sistema sanitario regionale. Durante la sua legislatura, la tendenza sembra essere quella di cercare opportunità altrove, anche in realtà minori, pur di allontanarsi dall’Umbria targata Tesei.

Tra coloro che hanno deciso di dimettersi o che hanno vinto concorsi in altre regioni, come nel caso di Gilberto Gentili, Marcello Giannico, Pasquale Chiarelli e il direttore De Filippis, la sanità umbra sembra sempre più una realtà da cui si preferisce fuggire. In conclusione, Bori sottolinea che la situazione attuale è preoccupante e richiede un intervento urgente per invertire questa tendenza.