Sanità: a Milano la prima Transition Clinic che cura il cuore degli adolescenti

Attiva presso l'Irccs Policlinico San Donato

Sanità: a Milano la prima Transition Clinic che cura il cuore degli adolescenti

Un servizio ambulatoriale su misura per curare il cuore degli adolescenti. L’Irccs Policlinico San Donato alle porte di Milano, struttura capofila del Gruppo San Donato (Gsd), annuncia l’attivazione della “prima Transition Clinic italiana dedicata alle cardiopatie congenite”. Una realtà ad hoc per “rispondere ai bisogni di salute dell’adolescente” con queste patologie “e della sua famiglia, durante il periodo di transizione delle cure dall’età pediatrica all’età adulta, attraverso interventi educativi e di supporto psico-sociale”.

La Transition Clinic, spiegano da Gsd, è l’unica realtà ambulatoriale attualmente esistente e strutturata secondo le linee guida internazionali nel nostro Paese. Un nuovo primato per il Policlinico San Donato, Irccs del cuore, fra i centri europei più specializzati nella diagnosi e nel trattamento delle cardiopatie congenite con le tecniche più evolute di cardiochirurgia e cardiologia interventistica.

L’istituto è parte dell’Ern Guard Heart dal 2021, la rete ufficiale del Consiglio europeo che riunisce gli ospedali di riferimento per le malattie rare cardiovascolari. Da questo prestigioso riconoscimento, si legge in una nota, è nata la necessità di creare un servizio ambulatoriale di Transition Clinic per pazienti affetti da cardiopatia congenita. Il progetto è stato testato in modo pilota nel 2019 presso l’Unità operativa di Cardiologia pediatrica e dei congeniti adulti, portando a una prima evidenza scientifica circa la sostenibilità e la fattibilità del servizio ambulatoriale, fino all’attivazione, in questi mesi, di un ambulatorio dedicato che è stato ufficialmente riconosciuto a livello europeo, con la validazione di un set di indicatori di qualità che viene revisionato annualmente.

L’ambulatorio della Transition Clinic è frutto del lavoro coordinato di Massimo Chessa, responsabile dell’Unità di Cardiologia dei congeniti adulti, Serena Flocco, referente della Transition Clinic (Nurse Transition Coordinator), e Arianna Magon, ricercatrice presso l’Area di Ricerca e sviluppo delle professioni sanitarie. Ha contribuito Aicca onlus, Associazione italiana cardiopatici congeniti bambini e adulti, che ha sede al San Donato e vi collabora con Raluca Bianca Nedesca, psicologo, e con Giovanna Campioni, direttore generale Aicca Nazionale. Fin dai primi passi, rimarcano da Gsd, il progetto è stato accompagnato e supportato da Gsd Foundation Ets, la Fondazione non profit del Gruppo San Donato, che da sempre promuove una presa in carico olistica delle persone che si rivolgono alle strutture del gruppo.La Transition Clinic prevede 3 tappe principali, illustra la nota. La prima ha come obiettivo lo sviluppo della consapevolezza dell’adolescente circa la propria condizione clinica e la promozione di adeguati stili di vita e dell’aderenza alle visite di follow-up. La seconda si focalizza sull’aspetto psicologico degli adolescenti con cronicità e sul benessere psico-sociale della famiglia, con l’erogazione di interventi di counselling o di peer-counselling e l’eventuale attivazione di supporto psicologico ad hoc. La terza tappa è dedicata al miglioramento della comunicazione tra i vari professionisti del team multidisciplinare coinvolti nel percorso clinico-assistenziale, nonché al miglioramento dei processi di comunicazione anche tra utenza e professionisti sanitari.

L’ambulatorio di Transition Clinic eroga servizi educativi e di supporto psico-sociale rivolti agli adolescenti cardiopatici congeniti e alle loro famiglie. I singoli interventi, che ricalcano le 3 tappe descritte, sono individuati in modo personalizzato e periodicamente rivalutati attraverso la redazione di uno specifico Piano di transizione (Transition Plan), sulla base degli specifici bisogni di salute identificati durante la prima visita di accertamento e, via via, durante il ‘percorso di transizione’. Parallelamente vengono erogate misure standardizzate e multidisciplinari, quali somministrazione di materiale informativo sulla patologia, al fine di promuovere una maggiore consapevolezza e conoscenza sulla condizione clinica da parte del paziente adolescente e dei suoi genitori, con lo scopo di favorire maggiore autonomia del giovane nella gestione della propria condizione di salute; erogazione di un’attività di counselling e di peer-counseling, attraverso il supporto di Aicca, al fine di promuovere, tramite il dialogo con altri pazienti, la capacità del giovane di gestire e affrontare situazioni stressanti; pianificazione ed erogazione di terapie Emdr (Eye Movement Desensitization and Reprocessing) o altre forme di stimolazione per trattare disturbi legati a esperienze traumatiche o di particolare impatto emotivo; organizzazione di seminari formativi, per i pazienti adolescenti e per i loro genitori, su corretti stili di vita, ma anche su argomenti di vita quotidiana come scuola, lavoro, sport, sessualità e socialità in generale; gestione efficace della profilassi dell’endocardite batterica, con diminuzione del numero dei ricoveri ed evidenti positive ricadute sul sistema sanitario.

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