Rosi di Forza Italia risponde al M5S: sanità umbra non è inefficiente
Il Dottor Gianluigi Rosi, responsabile regionale del Dipartimento Sanità e Salute di Forza Italia Umbria, ha risposto alle critiche avanzate dal Movimento 5 Stelle (M5S) in merito alla gestione della sanità regionale. Rosi ha definito le affermazioni del M5S come “gratuite e prive di senso logico”, sostenendo che la sanità umbra, nonostante le carenze di personale, continua a garantire un servizio efficace ai cittadini.
Secondo quanto affermato dal M5S, la mancanza di medici della continuità assistenziale, in passato nota come guardia medica, sarebbe un indicatore di inefficienza e di scarsa gestione della sanità regionale. Queste accuse sono state lanciate sia a livello parlamentare che regionale, con il sostegno di diversi consiglieri comunali umbri del Movimento.
Rosi ha voluto ribattere a queste accuse, sottolineando che il problema della carenza di medici non è recente e non è imputabile alla gestione attuale della sanità umbra. Ha infatti ricordato che l’origine del problema risale al 1999, quando il governo presieduto da Massimo D’Alema, su richiesta della Comunità Europea, introdusse il numero chiuso per l’accesso alle facoltà di medicina e chirurgia. Tale misura, gestita dai ministri Zecchini e Bindi, fu adottata senza una programmazione adeguata, basandosi su criteri come la capienza delle aule e dei laboratori piuttosto che sulle effettive necessità del sistema sanitario nazionale.
Il responsabile di Forza Italia ha voluto rassicurare i cittadini umbri, evidenziando l’impegno costante e il grande spirito di abnegazione dimostrato quotidianamente dal personale sanitario, che opera sia negli ambulatori della USL sia a domicilio. Rosi ha citato come esempio virtuoso l’organizzazione sanitaria di Perugia, dove la sede di continuità assistenziale in Via della Pallotta e il distretto di Ponte San Giovanni forniscono un servizio che, nonostante le difficoltà, si dimostra ancora “efficace ed efficiente”.
Rosi ha inoltre sottolineato che la situazione sarebbe decisamente migliorata se il numero di medici fosse maggiore, ma ha comunque elogiato la loro capacità di evitare disservizi, grazie all’efficienza e all’impegno che mettono in campo ogni giorno. Ha aggiunto che l’obiettivo condiviso da tutte le forze politiche dovrebbe essere l’incremento dei compensi economici per i medici, allineandoli a quelli dei loro colleghi europei. Questo, secondo Rosi, contribuirebbe a migliorare l’organizzazione della sanità, specialmente in termini di continuità assistenziale e delle aggregazioni funzionali territoriali.
Per quanto riguarda l’assistenza sanitaria, Rosi ha confermato che i cittadini umbri possono sentirsi tranquilli, poiché, nonostante i sacrifici imposti dalla situazione attuale, i medici stanno facendo tutto il possibile per garantire un’assistenza adeguata sia nella continuità assistenziale che negli ospedali regionali. Ha citato l’*Articolo 31 della Costituzione italiana*, che sancisce il diritto alla tutela della salute, ribadendo che i medici umbri sono e saranno sempre al fianco dei cittadini per garantire questo diritto fondamentale.
In conclusione, Rosi ha esortato a evitare critiche demagogiche e infondate, invitando i cittadini a mantenere fiducia nel sistema sanitario umbro e nelle persone che vi operano, sottolineando che ogni sforzo è volto a tutelare la salute pubblica, nonostante le sfide poste dalle carenze di personale.
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