Riorganizzazione rete ospedaliera: Cgil di Perugia si oppone

Il segretario generale della Cgil di Perugia, Simone Pampanelli

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Riorganizzazione rete ospedaliera: Cgil di Perugia si oppone

Riorganizzazione rete ospedaliera – Simone Pampanelli, segretario generale della Cgil di Perugia, ha espresso la sua forte opposizione alla recente delibera sulla riorganizzazione della rete ospedaliera dell’Umbria. Secondo Pampanelli, questa delibera, adottata senza un piano sanitario regionale e senza alcuna consultazione con le parti sociali, avrà un impatto negativo sulla provincia di Perugia, indebolendo ulteriormente la sanità pubblica sul territorio.

Pampanelli ha sottolineato che la giunta regionale ha adottato questa delibera durante le festività, un atto che avrà un grande impatto sul sistema sanitario e che porterà alla sospensione e alla chiusura di importanti servizi e funzioni in molti presidi sanitari del territorio provinciale. Ha inoltre ricordato che la Cgil è da tempo impegnata in una vertenza in tutta la regione per difendere la sanità pubblica e universale, e per rafforzare la medicina e i servizi territoriali.

Secondo Pampanelli, la Regione sta riempiendo un piano sanitario congelato da tempo con delibere, senza alcun tipo di confronto con i sindacati e senza coinvolgere i Comuni e i territori. Ha criticato questa “politica dei proclami” che porta alla “dismissione di servizi in aree importanti”, in funzione di una riorganizzazione territoriale che è solo sulla carta, priva di investimenti e certezze, sia in termini di tempo che di funzionalità.

Pampanelli ha poi espresso preoccupazione per l’idea della Giunta, sempre più sbilanciata verso la sanità privata, e ha sollevato interrogativi sulla medicina del territorio e su come verranno utilizzate le risorse che il Pnrr mette a disposizione. Ha citato l’esempio di Pantalla, uno degli ospedali più nuovi della provincia, che rischia di essere ulteriormente depotenziato, mentre si procede verso il terzo polo ospedaliero senza aver ripristinato i servizi dell’ospedale di Spoleto alla situazione pre-covid e prima di aver offerto una reale alternativa al territorio, che comprende anche la Valnerina.

Per la Cgil, è fondamentale implementare gli organici necessari per una piena funzionalità degli ospedali e dei servizi territoriali. Il sindacato chiede di avviare una discussione seria e approfondita, che coinvolga le organizzazioni sindacali, i lavoratori e i territori, per costruire anche ipotesi funzionali all’integrazione territoriale.

Pampanelli ha concluso affermando che la Cgil continuerà le sue assemblee sul territorio, sollecitando anche i Comuni alla discussione e promuovendo nuove mobilitazioni. Ha espresso incredulità per il fatto che in un territorio sempre più povero e anziano, con liste di attesa che rendono inaccessibili i servizi, si assista al continuo arretramento della sanità pubblica a vantaggio delle cliniche private.

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