Nuove norme accesso all’ospedale di Perugia Controlli sanitari agli ingressi

Nuove norme accesso all’ospedale di Perugia Controlli sanitari agli ingressi

Nuove norme accesso all’ospedale di Perugia Controlli sanitari agli ingressi

di Mario Mariano
L’Azienda Ospedaliera di Perugia ha adottato, a partire da venerdì 15 maggio, le nuove disposizioni di acceso che prevedono controlli sanitari per chiunque si rechi in ospedale, al fine del contenimento della diffusione del Covid-19.

  • sono state installate postazioni di controllo

Nello specifico, sono state installate postazioni di controllo in quattro ingressi e precisamente quello principale, quello di accesso al CUP, quello della Banca, ed infine all’ingresso dei Laboratori di Microbiologia, blocchi L-M.

Ciascuna postazione è presidiata da volontari della Protezione civile (gruppo comunale Perusia) e da personale sanitario, che si occupa di misurare la temperatura corporea, valutare il corretto utilizzo della mascherina e igienizzazione delle mani.

  • pazienti muniti di prescrizione medica

Alle norme suddette debbono attenersi i pazienti muniti di prescrizione medica, i parenti e assistenti autorizzati, i dipendenti dell’ospedale ed i fornitori di beni e servizi. Le assistenze sono limitate ad un sola persona.

  • dalle ore 7-21 all’ingresso principale è dalle 7 alle 19 negli atri.

Gli orari di accesso sono stati così regolamentati: dalle ore 7-21 all’ingresso principale è dalle 7 alle 19 negli atri. È stata predisposta adeguata segnaletica per il distanziamento di sicurezza e la separazione tra “entrata” ed “uscita”.

Inoltre, nelle sale d’attesa, sempre per il mantenimento della distanza (almeno un metro) sono state escluse con appositi cartelli di divieto circa 2/3 delle sedute esistenti.

I risultati dei primi giorni della nuova fase, riferisce l’ospedale, hanno messo in evidenza una assoluta collaborazione dell’utenza nel rispetto della organizzazione e della osservanza dei vari controlli.

1 Commento

  1. Mi viene da chiedere: ma in che mani siamo?
    In piena emergenza coronavirus non c’è stato alcun controllo all’ingesso dell’ospedale. Ne sono certo, almeno dal 14 al 18 aprile, per esperienza diretta.
    Ora in fase 2, con epidemia nettamente meno critica, qualcuno, con notevole ritardo, ha pensato bene di adottare qualche misura di controllo sanitario degli accessi.
    Forse perché l’ospedale prima del 15 maggio era praticamente non operativo per buona parte dei malati non covid-19 … e tutte le altre malattie messe in ferie?
    NO COMMENT sulla gestione della sanità regionale!

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