Monitoraggio liste attesa situazione critica Umbria si distingue e va meglio del resto d’Italia

Federconsumatori e Fondazione Isscon Presentano un Dettagliato Report sulle Liste di Attesa Sanitarie

Monitoraggio liste attesa situazione critica Umbria si distingue e va meglio del resto d'Italia

Monitoraggio liste attesa situazione critica
Umbria si distingue e va meglio del resto d’Italia

Monitoraggio liste attesa – Oggi, presso la sede nazionale della Cgil, è stato presentato un dettagliato monitoraggio sulle liste di attesa sanitarie. Il report, preparato da Federconsumatori e Fondazione Isscon con il contributo dell’Area Stato Sociale e Diritti della Cgil, offre un quadro preoccupante della situazione sanitaria italiana, caratterizzata da ritardi, disparità e mancanza di trasparenza.

Il monitoraggio ha esaminato i tempi massimi di attesa nelle Regioni e nelle Province Autonome di Trento e Bolzano, nonché in 41 aziende sanitarie locali di aree metropolitane e periferiche e in 13 aziende ospedaliere. Sono state monitorate l’86% del totale delle prestazioni, inclusi i ricoveri nelle poche aziende dove i dati erano accessibili.

Nonostante gli obblighi di legge, sono stati necessari undici accessi civici per ottenere i dati non pubblicati dalle aziende sanitarie. L’85% dei tempi rilevati si riferisce al mese di aprile 2023, mentre il restante 15% ai mesi di marzo, giugno e luglio.

Un allegato al report ha monitorato i tempi di attesa nel primo quadrimestre 2024. Tra le regioni con dati comparabili, solo tre (Toscana, Emilia-Romagna e Umbria) hanno migliorato i tempi di performance rispetto ad aprile 2023. Invece, le performance regionali nel Lazio, in Puglia ed in Veneto sono peggiorate.

Il report evidenzia come i tagli alla sanità e la carenza di personale, uniti all’aumento dei costi di produzione dei servizi, continuino a produrre ritardi e disservizi. L’analisi considera anche il contesto sanitario, sociale, economico e territoriale in cui si inseriscono le liste di attesa e le disuguaglianze nell’accesso alle prestazioni sanitarie.

Il monitoraggio ha rilevato le difficoltà di accesso ai dati dei portali regionali, aziendali e ai cruscotti di monitoraggio. Emerge la frequente presenza di dati non disponibili a causa delle agende chiuse, vietate dalla legge, e l’assenza delle informazioni ai cittadini sui percorsi di tutela previsti in caso di mancato rispetto dei tempi massimi di attesa.

Il monitoraggio di Federconsumatori ha rilevato attese lunghissime, fino a 735 giorni per una ecodoppler cardiaca. Dopo l’illustrazione dei tempi del monitoraggio, è emersa la bocciatura del PNGLA 2024-2026, che sembra più incentrato a soddisfare esigenze contingenti di propaganda politica che i reali nodi a cui sono legate le liste di attesa.

Federconsumatori ha messo in luce l’effetto di informazione e tutela promosso in tutto il Paese con la propria campagna “Stop liste di attesa”, che, tramite gli Sportelli della salute, sta offrendo supporto e soluzioni ai cittadini che subiscono gli effetti dei lunghi tempi di attesa.

Il report completo è disponibile al seguente link: https://www.federconsumatori.it/reportlistediattesa2024/

Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*