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Microbiologia Ospedale Perugia riferimento per diagnostica del Covid
di Simona Panzolini
Una diagnostica di alto livello per competenze del personale e apparecchiature tra le migliori sul mercato internazionale, permette ai clinici di procedere con tempestività a curare i pazienti positivi al Covid 19.
La struttura complessa di Microbiologia dell’ospedale di Perugia, diretta dalla professoressa Antonella Mencacci è operativa 24 ore su 24 con stravolgimenti anche della vita familiare di molti sanitari. E’ composta da 4 medici, 6 biologi e 26 tecnici di laboratorio.
Sacrifici mai sbandierati pubblicamente, un rigore professionale per rendere il miglior servizio alla collettività. È stato indispensabile rinforzare il team con l’assunzione di cinque tecnici di laboratorio e un biologo.
I tamponi eseguiti con biologia molecolare giornalmente sono circa 1600 provenienti da tutta l’Umbria e vengono refertati entro le 12 ore. Attraverso la digitalizzazione i medici effettuano le refertazioni, anche, al proprio domicilio per permettere lo smaltimento dell’enorme carico di lavoro di questo periodo.
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Da marzo sono stati determinati 136 mila tamponi con picchi giornalieri di circa 1800.
Non è difficile immaginare con quali difficoltà il personale sanitario è chiamato a confrontarsi, basti pensare che nelle primissime ore della mattinata si ferma una fila di utenti presso l’accettazione con richiesta del tampone faringeo.
“Voglio esprimere pubblicamente un ringraziamento – dice la professoressa Mencacci – al tutto il personale del mio laboratorio che da mesi lavora ininterrottamente con dedizione ed impegno. Giornalmente affrontiamo la sfida della scienza – continua – studiamo nuove tecniche, proviamo nuovi kit, ottimizziamo i processi e devo dire che i tecnici studiamo molto per formarsi il più velocemente possibile. Sono fiera del mio team!”.
Numeri che crescono di giorno in giorno, personale che si sente in primissima linea, con richieste di risposte sempre più pressanti, perché la paura è palpabile, anche per il bombardamento mediatico cui tutti siamo sottoposti.
Consapevole dell’importanza del ruolo svolto nella gestione del paziente positivo al Covid 19, il personale è deciso a vincere anche questa seconda ondata di pandemie. Ci sarà tempo per raccontare storie di straordinario senso di appartenenza al servizio!
All’ospedale di Perugia i CUP restano aperti, in numero ridotto, per garantire prenotazioni di follow up, visite programmate e riscossione dei ticket.
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