L’Uso dei Farmaci Equivalenti Aumenta in Provincia di Perugia

Il ruolo delle farmacie è fondamentale per la diffusione dei farmaci equivalenti

L'Uso dei Farmaci Equivalenti Aumenta in Provincia di Perugia

L’Uso dei Farmaci Equivalenti Aumenta in Provincia di Perugia

L’uso dei farmaci equivalenti sta crescendo nella provincia di Perugia. Questo è stato il tema principale del convegno “Il ruolo sociale del farmaco equivalente – call to action”, promosso a Perugia da Motore Sanità con il contributo di Teva e con il patrocinio dell’Assemblea Legislativa della Regione Umbria, dell’Usl Umbria 1 e di CittadinanzAttiva.

Il presidente dell’ordine dei Farmacisti della provincia di Perugia, Filiberto Orlacchio, ha sottolineato l’importanza delle farmacie nel promuovere l’uso dei farmaci equivalenti. Ha affermato che le farmacie possono svolgere un ruolo chiave nel fornire informazioni corrette ai cittadini e nel monitorare l’aderenza alle terapie.

Secondo l’ultima analisi pubblicata dall’Agenzia Italiana del Farmaco (2022), in Italia si registra ancora una bassa incidenza della spesa per i farmaci equivalenti rispetto agli altri Paesi europei. Tuttavia, c’è un dato positivo: nel 2024, la provincia di Perugia ha registrato una crescita significativa nell’uso dei farmaci equivalenti, con un aumento del 15% rispetto all’anno precedente.

Questa crescita, secondo Chiara Calzoni, Vice Segretario FIMMG Perugia, è stata favorita da diverse iniziative e campagne di sensibilizzazione mirate a informare i cittadini sui benefici dei farmaci equivalenti, sia in termini di efficacia che di risparmio economico.

Tra le iniziative che la Regione Umbria ha messo in campo per favorire la prescrizione di farmaci equivalenti, Luca Coletto, Assessore alla Salute e Politiche Sociali della Regione Umbria, ha spiegato che l’obiettivo è di fornire periodicamente ai medici prescrittori tabelle di confronto con i costi/terapia dei vari farmaci appartenenti alla stessa classe terapeutica.

In conclusione, è emerso dal confronto che è necessario fare sistema tutti insieme, investendo sul farmaco equivalente e puntando sulla collaborazione di medici e farmacisti. Questo può aiutare a ridurre i costi per i cittadini e migliorare l’accesso alle cure.

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