La lotta di Laura Santi, la morte in Svizzera di un 44enne apre una nuova prospettiva

Un caso di suicidio assistito in Svizzera potrebbe cambiare il futuro di Laura Santi

La lotta di Laura Santi per il diritto alla vita

La lotta di Laura Santi, la morte in Svizzera di un 44enne apre una nuova prospettiva

La lotta di Laura Santi  – Laura Santi, una coraggiosa giornalista di Perugia di 49 anni, affronta una battaglia quotidiana contro la sclerosi multipla progressiva, una malattia incurabile che le causa un dolore insopportabile. Nonostante la sua condizione, Laura e suo marito Stefano Massoli hanno deciso di portare la loro lotta davanti alla Corte Costituzionale italiana.

Il recente caso di Massimiliano Scalas, un toscano di 44 anni che ha scelto di porre fine alla sua vita in Svizzera, ha aperto una nuova possibilità per Laura. La Corte Costituzionale è chiamata a pronunciarsi nuovamente sulla questione del fine vita e sulla dipendenza da trattamenti di sostegno vitale, uno dei quattro requisiti necessari in Italia per accedere al suicidio assistito.

Laura e Stefano hanno presentato alla Corte un esempio tangibile di una vita totalmente dipendente dall’aiuto altrui. Nonostante la loro richiesta, l’ASL locale ha rifiutato di concedere a Laura l’accesso all’aiuto medico per la morte volontaria. Ora, con la questione della legittimità costituzionale sollevata dal Tribunale di Firenze sul caso di Massimiliano, Laura spera che possa aprirsi una nuova prospettiva anche per lei.

La decisione della Corte è attesa entro una decina di giorni. Nel frattempo, le condizioni di Laura continuano a peggiorare e il legislatore italiano non interviene sulla questione. Sostenuta dal team legale dell’Associazione Luca Coscioni, Laura ha chiesto un riesame della sua richiesta. Mentre la sua battaglia continua, la speranza di Laura è che la sua storia possa portare a un cambiamento nella legge italiana sul fine vita.

 

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