Il ruolo del farmacista nella lotta contro l’antimicrobico-resistenza

Orlacchio: "Collaborazione fondamentale tra professionisti e istituzioni"

Il ruolo del farmacista nella lotta contro l'antimicrobico-resistenza

Il ruolo del farmacista nella lotta contro l’antimicrobico-resistenza

Il ruolo del farmacista – La lotta contro l’antimicrobico-resistenza (AMR) è un tema di crescente rilevanza in ambito sanitario e coinvolge direttamente il ruolo del farmacista. Il presidente dell’Ordine dei Farmacisti della Provincia di Perugia, Filiberto Orlacchio, ha partecipato ieri pomeriggio al corso formativo dal titolo “L’antimicrobico resistenza nell’ottica ‘One Health’ – un problema di tutti”, organizzato dal Centro Unico di Formazione della Regione Umbria. L’incontro si è svolto a Perugia, presso Palazzo Cesaroni, con la supervisione del Dr. Salvatore Macrì, responsabile del Servizio Prevenzione Sanità Veterinaria e Sicurezza Alimentare della Regione Umbria.

Nel suo intervento, il Dr. Orlacchio ha evidenziato l’importanza di un cambiamento culturale nell’approccio alla gestione dell’antimicrobico-resistenza, definendo il fenomeno come “preoccupante” e sottolineando la necessità di un impegno comune da parte di tutti gli attori coinvolti nel settore sanitario: operatori sanitari, istituzioni e cittadini. La chiave di questo cambiamento, secondo il presidente dell’Ordine dei Farmacisti, risiede nell’adozione di un approccio integrato, secondo la filosofia del “One Health”, che considera la salute umana, quella animale e l’ambiente come un unico sistema interconnesso.

Per combattere efficacemente la resistenza agli antibiotici, Orlacchio ha esortato a rafforzare la collaborazione tra i professionisti sanitari e le istituzioni, al fine di preservare l’efficacia degli antibiotici, strumenti fondamentali per il trattamento di molte infezioni. Ha, inoltre, ribadito l’importanza dell’antibiogramma prima della somministrazione di antimicrobici, come previsto dal Regolamento UE 2024/1973. Questo test diagnostico consente di verificare la sensibilità degli agenti patogeni agli antibiotici, contribuendo così a evitare il ricorso indiscriminato agli stessi e limitando il rischio di sviluppare resistenze.

Un altro punto trattato dal Dr. Orlacchio riguarda l’introduzione della digitalizzazione delle prescrizioni tramite il sistema DEM, che facilita il monitoraggio dell’appropriatezza prescrittiva e dell’aderenza terapeutica. Secondo Orlacchio, il sistema permette una gestione più efficiente delle terapie antibiotiche, riducendo il rischio di utilizzo improprio dei farmaci e garantendo una maggiore sicurezza per i pazienti.

Il presidente dell’Ordine dei Farmacisti ha anche discusso il ruolo specifico del farmacista in questo contesto, suggerendo che il professionista possa essere coinvolto nell’esecuzione del test PCR (Proteina C-Reattiva) per supportare il medico nella prescrizione della terapia antibiotica. Questo test, che misura i livelli di infiammazione nel corpo, può essere utile nel determinare se un’infezione è di origine batterica e quindi se l’uso di antibiotici è realmente necessario. In tal modo, il farmacista diventa un alleato fondamentale nella decisione terapeutica, contribuendo a ridurre la somministrazione di antibiotici in modo non appropriato.

Il concetto di “One Health” è stato ripreso in più occasioni durante l’incontro, con particolare attenzione alle implicazioni che l’uso degli antibiotici nel settore animale può avere sulla salute umana. La resistenza antimicrobica, infatti, non è un problema confinato esclusivamente al settore umano ma coinvolge anche gli animali e l’ambiente, in quanto l’uso indiscriminato di antibiotici in questi ambiti può contribuire alla selezione di ceppi resistenti che poi si trasmettono all’uomo.

Il corso, che ha visto la partecipazione di numerosi operatori del settore sanitario, ha permesso di approfondire questi temi e di sensibilizzare i partecipanti sulla necessità di un approccio integrato e multi-disciplinare per contrastare un fenomeno che potrebbe compromettere gravemente l’efficacia degli antibiotici, compromettendo la capacità di curare malattie infettive comuni.

Il Dr. Macrì ha concluso l’evento ribadendo che l’antimicrobico-resistenza rappresenta una delle principali sfide globali per la salute pubblica e che la collaborazione tra i vari settori è fondamentale per adottare strategie di prevenzione più efficaci. Ha, inoltre, ricordato l’importanza di monitorare costantemente l’uso degli antibiotici, di educare i cittadini all’utilizzo consapevole dei farmaci e di favorire l’adozione di buone pratiche in tutti gli ambiti, da quello sanitario a quello veterinario.

In conclusione, la battaglia contro l’antimicrobico-resistenza richiede uno sforzo congiunto che coinvolga tutte le parti in causa. La figura del farmacista, con il suo ruolo centrale nella gestione della terapia antibiotica e nella promozione di un uso responsabile dei farmaci, è chiamata a svolgere un ruolo fondamentale nella protezione della salute pubblica e nella tutela dell’efficacia degli antibiotici per le generazioni future.

Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*