Gianluigi Rosi contrasta taglio previdenziale per medici

Il Responsabile Sanità di Forza Italia Umbria, Gianluigi Rosi, critica il taglio dell'assegno previdenziale per i medici

Gianluigi Rosi contrasta taglio previdenziale per medici

Nell’ambito della situazione sanitaria attuale, il Responsabile del dipartimento regionale sanità di Forza Italia Umbria, Gianluigi Rosi, ha espresso il netto dissenso del partito riguardo al recente taglio dell’assegno previdenziale destinato ai medici. Afferma che Forza Italia è stata da subito contraria a tale provvedimento, concentrandosi sull’importanza di preservare il sostegno finanziario per tutte le categorie professionali, in particolare per i medici.

Il Portavoce Nazionale di Forza Italia, l’Onorevole Raffaele Nevi, ha supportato questa posizione, esprimendo chiaramente l’opposizione del movimento azzurro alla riduzione del 5 al 25% della quota retributiva della pensione per i medici assunti tra il 1981 e il 1996. Secondo Gianluigi Rosi, questo taglio rappresenta un’iniziativa che va contro i principi fondamentali, soprattutto quelli sanciti dall’articolo 32 della Costituzione, che sottolinea la necessità di tutelare la salute del cittadino, un compito centrale affidato alla categoria medica.

Contrariato dalla difficile situazione in cui versa attualmente la classe medica, Gianluigi Rosi ha lanciato un appello al governo affinché trovi soluzioni tempestive per migliorare gli stipendi nel settore sanitario. Ha evidenziato le carenze di personale come causa della fuga di medici dai reparti, dalle regioni, e persino dall’Italia. Rosi ha sottolineato anche il divario salariale significativo rispetto alle nazioni confinanti come Francia, Germania ed Austria, dove gli stipendi dei medici sono il doppio di quelli percepiuti dagli italiani.

“Si devono trovare quanto prima le risorse necessarie per raddoppiare almeno la busta paga dei medici che operano nelle strutture pubbliche, garantendo così la tutela della salute del cittadino” – ha dichiarato Rosi. Nonostante il recente stanziamento di 3 miliardi di euro aggiuntivi per il comparto sanitario, Rosi ritiene che sia un passo importante, ma ancora insufficiente per attuare i protocolli di cura necessari per i cittadini italiani.*

Concludendo, Gianluigi Rosi ha sottolineato la necessità di sforzi ulteriori per reperire nuove risorse a sostegno della classe medica e per migliorare le condizioni di lavoro nell’ambito della sanità. Ha evidenziato che, nonostante le difficoltà globali come le guerre in Ucraina e in Israele, l’inflazione e l’aumento dei tassi di interesse da parte della BCE, occorre un impegno continuo per garantire la salute e il benessere della popolazione.

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