Emergenza sanitaria a Terni, aumento posti letto, ma realtà inquietante

Emergenza sanitaria a Terni, aumento posti letto, ma realtà inquietante
Avv. Riccardo Corridore

Emergenza sanitaria a Terni, aumento posti letto, ma realtà inquietante

Emergenza sanitaria – In data 16 dicembre 2023, la Lega di Terni ha annunciato un potenziamento del reparto di oncologia presso l’azienda ospedaliera ‘Santa Maria’ di Terni, affermando l’aggiunta di un letto e la conferma di tutte le prestazioni, inclusa la biologia molecolare. Tuttavia, la realtà sembra ben diversa, come svelato dalla direzione sanitaria dell’Azienda Ospedaliera il 14 dicembre 2023. Questa comunicazione ufficiale evidenzia che l’80% delle prestazioni del Servizio di Biologia Molecolare verranno dirottate a Perugia, generando notevoli ritardi a causa dell’assunzione di nuovo personale altamente specializzato.

L’amministrazione regionale, a guida della destra centro, è accusata di scelleratezza per l’abolizione del Pronto Soccorso di Amelia, aumentando in modo indiscriminato il carico su quello di Terni. Questa azione si inserisce in un quadro più ampio di accorpamento degli ospedali di Foligno e Spoleto, mettendo a repentaglio servizi essenziali per le popolazioni umbre. La strategia del governo regionale di autonomia differenziata, sostenuta dalla Lega e da Calderoli, rischia di creare condizioni drammatiche nella sanità umbra, lasciando indietro gli ultimi e garantendo la tutela sanitaria solo ai benestanti.

Il Coordinatore Regionale e Candidato Governatore di Alternativa Popolare, Avv. Riccardo Corridore, denuncia questa situazione come un vero e proprio scempio e annuncia che il modello sanitario proposto nel programma per le regionali si baserà sul riequilibrio e sulla garanzia dei servizi essenziali per tutti i cittadini, senza escludere gli ultimi e le categorie fragili. La lotta contro queste politiche che mettono a rischio la salute dei cittadini sarà una priorità per Alternativa Popolare, che si impegna a prendere tutte le iniziative necessarie per fermare questa deriva nella sanità umbra.

Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*