Emergenza all’ospedale San Giovanni Battista, mosca nella flebo

Un'insolita scoperta mette in allerta il sistema sanitario locale

Emergenza all'ospedale San Giovanni Battista, mosca nella flebo
ph Il Messaggero Umbria by Ilaria Bosi

Emergenza in ospedale, trovata mosca nel flacone flebo

Emergenza all’ospedale – A Foligno un’insolita e preoccupante scoperta ha scosso il reparto medico di un ospedale locale. Mentre si apprestava a preparare una flebo per un paziente, un operatore ha fatto una scoperta inaspettata: una mosca all’interno del flacone contenente soluzione fisiologica. La pronta segnalazione ha innescato una serie di azioni rapide ed efficaci per scongiurare ogni possibile rischio per i pazienti.

L’allarme è stato immediato, con il Direttore Generale della Usl 2, Piero Carsili, che ha ordinato il ritiro immediato dell’intero lotto di flaconi in tutte le strutture sanitarie dell’azienda, che si estende su un’ampia area geografica. La mosca è stata rinvenuta in fondo a un flacone ancora sigillato, di quelli da 100 ml, pronti per l’uso medico.

Grazie alla prontezza del personale sanitario, si è evitato che la soluzione fisiologica contaminata arrivasse ai pazienti. Tuttavia, l’evento ha scatenato una serie di procedure precauzionali che coinvolgono non solo le strutture della Usl 2, ma potenzialmente anche altri ospedali della regione. La direzione regionale della Sanità, come riporta oggi Ilaria Bosi su Il Messaggero, è stata informata e ha attivato i protocolli previsti.

Anche se al momento gli accertamenti si concentrano sul lotto specifico interessato dall’incidente, è probabile che si estenderanno a tutti i prodotti simili presenti nelle farmacie ospedaliere della zona. I reparti della Usl 2 sono stati subito avvisati e hanno avviato un’indagine interna.

Il Direttore Generale, Carsili, ha personalmente coordinato le operazioni, dando istruzioni immediate ai responsabili delle varie strutture. Ogni reparto ha dovuto controllare attentamente i flaconi in loro possesso, isolando quelli del lotto identificato come problematico.

Martedì, con la ripresa delle attività ordinarie, i flaconi saranno ritirati e inviati alle farmacie ospedaliere per le necessarie azioni correttive. L’evento ha causato un certo disorientamento tra il personale, che ha dovuto verificare la disponibilità di flaconi alternativi, soprattutto in vista dei giorni festivi.

La decisione su come procedere nei confronti dell’azienda farmaceutica distributrice dei flaconi sarà presa in seguito. Se si confermerà che la boccetta contenente la mosca era sigillata, sarà necessario individuare eventuali responsabilità altrove.

La tempestività nell’azione ha permesso di evitare potenziali rischi per i pazienti e ha evidenziato la necessità di un costante monitoraggio e controllo della qualità dei prodotti utilizzati nelle strutture sanitarie.

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